Nessuna prova del collegamento tra Asl Napoli 1 Centro e criminalità organizzata di tipo mafioso o similare. L’Azienda sanitaria non verrà commissariata. Lo ha deciso il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che ha adottato il decreto con cui si conclude il procedimento.
«Alla base della decisione si legge in un comunicato – il mancato riscontro dei presupposti previsti dal Testo unico degli enti locali (art. 143) per lo scioglimento dell’Azienda in questione, e cioè gli elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti e indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare».
Gli uffici ispettivi del ministero dell’Interno, competenti per il procedimento, hanno, comunque, individuato e rappresentato al prefetto di Napoli alcune irregolarità amministrative che hanno determinato evidenti disfunzioni nell’organizzazione e nella gestione delle attività della predetta azienda sanitaria, con particolare riguardo ai servizi forniti dal presidio ospedaliero San Giovanni Bosco.
«Il prefetto di Napoli è stato quindi invitato – per la leale collaborazione istituzionale tra Stato e Regione – a segnalare alla regione Campania le criticità riscontrate, allo scopo di consentire l’adozione delle misure necessarie al ripristino della correttezza e della legalità nelle attività amministrative dell’azienda sanitaria in questione» conclude il ministero.
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