Per Conte è uno scostamento di bilancio. In realtà è uno “spostamento” di problemi

Giuseppi Conte ce l’ha fatta. Con un’altra dose di silicone ha riattaccato i cocci del governo giallorotto ed è riuscito a spostare di un altro metro i problemi dell’esecutivo e del Paese.

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Stavolta, però, deve ringraziare Berlusconi che ha convinto Fratelli d’Italia e Lega a votare «si» all’ennesimo «spostamento» (8 miliardi di euro) di bilancio. Dopo il voto, Conte ha dichiarato che si tratta di un bel segnale per il Paese, la Meloni ha assicurato che «Berlusconi non va a sinistra» e Salvini che il «si» del cdx significa meno tasse da pagare. Cosa ancora da verificare, però.

Per il momento non si andrà oltre lo slittamento ad aprile prossimo di quelle attuali. Almeno a chiacchiere. Del resto, non sarebbe la prima volta che il premier «promette certo», per ottenere i propri obiettivi e «manca sicuro», sacrificando gli interessi del Paese, alla logica dell’uomo solo al comando che ne guida le mosse.

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Da quando è arrivato a palazzo Chigi, più che combattere il covid, ha lavorato per consolidare il proprio potere. Tant’è che, “Era de maggio” e mentre Roberto Murolo cantava alla sua amata “te cadéano ‘nzino, a schiocche a schiocche, li ccerasse rosse”, il sottoscritto molto più modestemente, su queste colonne, faceva notare che «Più che in Paradiso», quel dl rilancio, appena approvato,ci avrebbe «portati all’inferno e con i paletti della riapertura» ci avrebbe consentito «anche di dare uno sguardo al manicomio». Timore, diventato certezza.

Quello, era l’undicesimo decreto scaturito dal dpcm del 25 febbraio che ufficializzava lo stato di emergenza per coronavirus e decideva che per combatterla bisognava affidare i pieni poteri al premier. Altri, ne sono arrivati dopo, in quantità industriali. Contraddittori, incomprensibili, per i contenuti, ma “epocali”, per quanto promettevano e per quanto – secondo il “favoliere delle Puglie” e i suoi editori “giallorotti” – avrebbero dovuto produrre.

Ma così, non è stato. E lo (s)combinato disposto fra annunci e spot che li hanno accompagnati, le contrapposizioni che hanno generato e i risultati che ne sono scaturiti, hanno prodotto soltanto incomprensioni e caos. Che sommati alle continue contraddizioni dei cosidetti organismi tecnico-scientifici: oms, iss, cts, unità di crisi, commissari vari ed eventuali, a cominciare dal Mandrake moderno, Arcuri (sorpreso in giro senza mascherina) che ha fatto l’en plain d’incarichi ricevuti: mascherine, banchi e ventilatori polmonari, la gestione dei vaccini, la realizzazione di 100 Covid Hotel e, infine, anche l’Ilva (e speriamo si fermi qui).

Un esercito di “ottimati” che nessuno ha mai votato, ma che – approfittando della pandemia – si è impadronito delle poltrone e nonostante l’assoluta mancanza di risultati, non ha alcuna voglia di abbandonarle. E la maionese è impazzita.

Gli italiani, hanno perduto la tramontana e contribuito a far crescere i fatturati delle aziende produttrici di mascherine, ansiolitici e antidepressivi. E intanto che Conte & c., continuavano a gonfiare il debito pubblico (ormai a quota 2.582,6 miliardi) sprecando risorse in “bonus” ed elemosine varie, le aziende – grandi e piccole – si sono ritrovate in difficoltà e, nonostante il blocco ai licenziamenti, la disoccupazione cresce e crescerà ancora di più quando lo sblocco finirà.

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E come sempre il dazio maggiore lo pagherà il Mezzogiorno, come ha certificato la Svimez con l’ultimo trapporto, martedì scorso. Certo, perderà anche il Centro-Nord, ma leggermente di meno (-9 contro i -9,9 del Sud) e, poiché, già prima della pandemia ci precedeva a distanza siderale, fra qualche mese sarà anche peggio. A proposito, chi decide il colore da assegnare alle regioni? Gli pseudo organismi tecnico-scientifici, alla luce dei dati sanitari o il governo sulla scorta delle appartenenze, amicizia e antipatie personali con i governatori e gli interessi economico-finanziari delle stesse?

A questo punto, comunque sia, non scopro l’acqua calda se dico che stiamo messi davvero male. Intanto, qualcuno propone di sottoporre la Madre Celeste a taglio cesareo per far nascere Gesù con due ore d’anticipo. Vade retro Boccia. Almeno lasciate in pace la Sacra Famiglia!

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