Covid-19, lockdown ad Arzano: chiuse scuole, cimitero e negozi. Nonno (FdI): «Ammazza economia locale»

Da oggi al 23 ottobre chiusi scuole, cimitero e negozi ad eccezione di quelli di generi di prima necessità. E’ il mini-lockdown deciso dalla Commissione straordinaria che amministra il Comune di Arzano (Napoli), alla luce dell’impennata di contagi da Covid. Negli ultimi giorni si sono contati ben 33 casi di contagio e i casi totali sono saliti a 199. Sospese tutte le manifestazioni ed eventi pubblici, il mercato settimanale, tutte le attività sportive e dei centri anziani.

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Il prefetto di Napoli, Marco Valentini, sentito il questore, ha disposto un impiego straordinario delle forze dell’ordine per assicurare il rispetto delle prescrizioni di cui alla citata ordinanza, anche eventualmente con l’ausilio dei militari dell’Esercito del contingente “Strade sicure”.

Critiche alla decisione sono arrivate dal consigliere regionale della Campania Marco Nonno, di Fratelli d’Italia. «L’ordinanza della Commissione Straordinaria del Comune di Arzano che, di fatto, chiude tutte le attività del territorio sino al prossimo 23 di ottobre, è un modo per “ammazzare” l’economia locale e non per fermare il propagarsi del contagio, visto che i cittadini arzanesi si muoveranno verso i comuni limitrofi per poter soddisfare le proprie necessità» ha detto l’esponente insieme a Giuseppe D’Angelo, esponente del partito di Giorgia Meloni ad Arzano.

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«Questa ordinanza va quantomeno rivista. Si proceda, anche tramite la protezione civile, ad effettuare più tamponi per strada in punti prestabiliti e più controlli sul territorio attraverso le forze dell’ordine. Solo così si può pensare di contenere il contagio senza distruggere il territorio», continuano i due esponenti di FDI.

«Porterò avanti tutte le iniziative politiche necessarie in Consiglio Regionale affinché si scongiuri il fallimento delle attività locali e per far si che siano messi in campo gli strumenti finanziari adeguati al sostegno del territorio», conclude il consigliere Nonno.

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