«La proprietà immobiliare non può più essere considerata, come avviene da decenni, la soluzione privilegiata per rispondere alle necessità finanziarie dello Stato. Per questa ragione l’ormai improrogabile riforma fiscale dovrà guardare a una riduzione e semplificazione della tassazione immobiliare al fine di rilanciare il trainante settore dell’edilizia, incentivando così gli investimenti che altrimenti rimarrebbero nelle maglie dei mercati finanziari». Lo ha detto il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro, nel corso del suo intervento al 30esimo Convegno Coordinamento legali della Confedilizia.
«Ritengo – continua il senatore – quindi non rinviabile la cancellazione delle norme ormai illogiche delle società di comodo, che pretendono improponibili rendimenti dalla proprietà immobiliare, come la soppressione della tassazione per competenza sui canoni di locazione, che comporta il pagamento delle tasse pure sui canoni non riscossi».
«Il governo, piuttosto, dia riscontro immediato alla promessa, non mantenuta, sull’introduzione della cedolare secca nelle locazioni commerciali, e di prevedere delle indennità per i proprietari di immobili soggetti al blocco degli sfratti Covid-19, magari tramite l’attribuzione di crediti d’imposta nella forma trasmissibile della moneta fiscale, tanto promessa e finora mai realizzata da una maggioranza ormai senza vergogna» conclude de Bertoldi.
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