Election Day, vince la paura del contagio: scrutatori in fuga in Toscana, Liguria e Puglia

La paura del contagio da Coronavirus sta allontando gli scrutatori dai seggi. Questo è uno dei primi dati allarmanti che sta emergendo da questa tornata elettorale. Sta capitando un po’ in tutta Italia ma in particolar modo Liguria, Toscana e Puglia.

A Firenza quasi la metà degli scrutatori in fuga

In Toscana, a Firenze hanno rinunciato 110 presidenti di seggio – nominati dalla Corte di Appello – su un totale di 360. Tutti i presidenti sono stati sostituiti. Sul dato delle rinunce, ufficialmente per ‘indisponibilità’, potrebbe aver pesato la paura del contagio: alle ultime elezioni regionali la percentuale di rinunce era più bassa, intorno al 25%. Per quanto riguarda gli scrutatori le rinunce sono state quasi la metà: 730 su 1470 persone. Anche in questo caso è un dato più alto rispetto a cinque anni fa, quando rinunciò un terzo degli scrutatori. Già sostituiti anche gli scrutatori secondo quanto spiegato.

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A Genova il Comune lancia appello su Facebook per sostituire gli scrutatori in fuga

Non è più facile la situazione in Liguria dove a 24 ore dall’apertura dei seggi, a Genova, il Comune ha dovuto far ricorso alle nuove tecnologie e ha fatto un appello attraverso Facebook per trovare scrutatori e presidenti di seggio mancanti, sono state, infatti, ben 855 le rinunce su un numero totale di 2.644 scrutatori. Il Comune di Imperia ha preso atto della situazione e su 180 scrutatori nominati dovrà sostituirne 114 che hanno rinunciato. La maggior parte di questi è già stata sostituita. Dieci su 47, invece, sono i presidenti di seggio tutti già sostituiti.

A La Spezia l’ufficio elettorale del Comune deve rimpiazzare almeno 20 presidenti di seggio che «hanno presentato certificati medici con cause le più disparate». Dal Comune di Savona fanno sapere che più della metà degli scrutatori ha dato forfait (sono per adesso 244 distribuiti tra i 61 seggi cittadini) e che si lavora «per rimpiazzare alcuni presidenti di seggio».

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Bari, rinunciano tutti i presidenti di seggi Covid

In Puglia, a Bari ha rinunciato il 67% dei presidenti di seggio nominati dalla Corte di Appello (228 persone) e il 100% di quelli nominati per i seggi Covid. Il dato record di rinunce supera la media fisiologica delle rinunce che, alle ultime elezioni regionali era del 40%. Al momento sono stati sostituiti con le riserve 203 presidenti.

Per i seggi Covid, cioè quello ospedaliero nel Policlinico di Bari e i tre seggi mobili che andranno a domicilio a raccogliere il voto delle persone in quarantena o in isolamento che ne avranno fatto richiesta, sono state nominate 15 persone (tra presidenti e scrutatori) tra i volontari di Protezione civile. Per questi 15 si è tenuto nel pomeriggio un corso di formazione ma si tratta, in tutti i casi, di persone esperte che hanno già assistito la popolazione durante il lockdown.

E’ allarme astensionismo elettorale

A poche ore dall’apertura dei seggi quindi il campanello d’allarme è forte, alto il tasso di rinunce per paura del contagio tra gli scrutatori. La paura è che anche i semplici elettori possano decidere di non esprimere la preferenza ed eliminare il rischio contagio alla radice. E con il referendum costituzionale sarebbe da evitare.

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