«Che questo governo non avesse a cuore i liberi professionisti era ormai acclarato, ma dopo la circolare n. 15 di sabato dell’Agenzia Entrate sul contributo a fondo perduto del dl Rilancio, posso affermare che questi sono oggetto di una vera e propria discriminazione come accaduto per i limiti reddituali nel sussidio previsto dal dl Cura Italia». Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, coordinatore della Consulta Parlamentari Commercialisti.
Dl Rilancio: «Solo gli studi professionali grandi potranno accedervi»
«Infatti, la circolare stabilisce che soltanto gli studi professionali più grandi, cioè quelli fino a 5 milioni di fatturato organizzati in società tra professionisti, potranno ottenere il contributo, mentre i tanti piccoli professionisti individuali saranno esclusi. Insomma, si è deciso di penalizzare maggiormente proprio i più deboli e quindi bisognosi di supporto. Veramente un ‘bel’ lavoro per una maggioranza, che ha ormai perso il contatto con la realtà, e pensa soltanto a pavoneggiarsi in eventi mediatici, mentre le Partite Iva ed i lavoratori del settore privato stanno ancora attendendo le promesse di marzo, dalla Cassa Integrazione ai prestiti Covid».
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