«Le risorse del piano anticrisi presentato dal Presidente della Regione non sono dell’Ente di Santa Lucia ma sono soldi dei comuni, di altri Enti pubblici, del sistema delle imprese e dei cittadini. Il rischio concreto, con misure così, è il taglio di servizi essenziali ai cittadini, il blocco del sistema produttivo con inevitabili ricadute sull’occupazione». Cosi Stefano Caldoro, capo dell’opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania.
«Parte di queste misure le avevamo già proposte noi come centrodestra diverse settimane fa, quindi sono opportune, indicando però esattamente le coperture senza che penalizzassero nessuno. Inoltre c’è mancanza di attenzione sul versante del welfare, soprattutto verso chi non ha nulla, alle fasce più deboli».
«Noi vorremmo dire che sono stati presi buoni provvedimenti perché nostro interesse è che i campani siano tutelati e protetti a prescindere dagli schieramenti, ma dobbiamo segnalare le cose e suggerire percorsi. La circostanza che appare inverosimile – aggiunge – che poco o nulla viene erogato dal bilancio regionale. Si usano i soldi già destinati ai Comuni, alle imprese, ai cittadini, ma nulla del bilancio regionale perché Palazzo Santa Lucia non taglia le tasse e non riduce le spese superflue. Chi ha proposto questo piano, in poche parole, non ci ha messo un euro».
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