Via libera allo scostamento di bilancio. Stanziati 25 miliardi per aiuti a famiglie e imprese

di Dario Caselli

Via libera allo scostamento di bilancio. Camera e Senato hanno dato il loro ok con il voto favorevole di tutti i gruppi parlamentari al governo per disattendere il principio costituzionale del pareggio di bilancio. Un passo importante per varare misure economiche capaci di contrastare gli effetti depressivi dell’epidemia di Coronavirus. Un risultato atteso visto che già ieri al termine dell’incontro tra il premier Conte e opposizione, i leader del centrodestra avevano dato la loro disponibilità ad approvare lo scostamento di bilancio.

Scostamento di bilancio: stanziati 25 miliardi, 1,1% di Pil

La parola ora passa al governo che dovrà mettere a punto le misure anti-depressive. Lo stanziamento complessivo sarà superiore al previsto, non più 7,5 miliardi di euro ma 25 miliardi pari all’1,1% del Pil in termini di indebitamento netto. Una prima metà di questi fondi, 12 miliardi, saranno stanziati per finanziare un decreto, che probabilmente sarà varato già oggi dal Consiglio dei ministri. Un decreto che seguirà 4 direttrici: risorse per affrontare l’emergenza sul fronte sanitario; risorse a tutela del lavoro; garantire liquidità; misure per il fisco.

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Gualtieri: «Nessuno perderà il posto di lavoro»

Come ha spiegato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri oltre a garantire a tutti il diritto di essere assistiti, è necessario intervenire sul piano economico affinchè «nessuno perda il posto di lavoro». E così «potenzieremo le risorse per la cassa integrazione in deroga e il fondo di integrazione salariale per tutto il territorio e per tutte le imprese, il sostegno al reddito per lavoratori non coperti da cig, per gli autonomi, i lavoratori a tempo determinato, i genitori che lavorano e che si trovano in difficoltà per la chiusura delle scuole».

Attenzione alle famiglie prevedendo un congedo straordinario che consenta a uno dei genitori che lavora di restare con i figli minori di 12 anni, rimasti a casa per le scuole chiuse (ma questo andrà in un successivo decreto) e un voucher di 600 euro per la babysitter. Nel decreto invece sicuramente entreranno norme per semplificare le modalità per la sospensione delle rate dei mutui sulla prima casa, mentre è da decidere per i pagamenti di tasse e bollette se si tratterà di un blocco totale oppure di un semplice slittamento delle scadenze. Sul piano delle imprese in crisi previsto il posticipo di una serie di scadenze e misure di sospensione dei versamenti tributari e contributivi anche in previsione di un futuro parziale ristoro. Potenziato, inoltre, anche il fondo di garanzia per le PMI.

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Fin qui le misure annunciate dal governo in attesa che anche dall’Ue giungano segnali importanti, anche alla luce dell’annuncio dell’OMS di pandemia. Per il momento c’è un video messaggio sul suo profilo ufficiale Twitter della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, in cui assicura che la Commissione Europea farà «tutto quello che può per sostenere» gli italiani, facendo pieno uso della ‘flessibilità’ prevista dal patto di stabilità e agevolando l’erogazione di aiuti di Stato alle imprese in difficoltà a causa dell’epidemia di Covid-19.

Matteo Salvini: «Abbiamo stimolato il governo»
Giorgia Meloni: «Ora le misure per salvare aziende e lavoro»

Intanto dalle opposizioni con Matteo Salvini si registra soddisfazione «perché viene riconosciuto il fatto che siamo forze di opposizione che propongono, non stiamo lì a litigare, questionare. Abbiamo fatto queste proposte, fermare gli affitti, i mutui… Da dieci giorni stiamo stimolando positivamente il governo. Devo dire che all’inizio il governo era partito da 3 miliardi, poi 7… Adesso siamo a 25, noi ne chiediamo 30. Tra un po’ siamo d’accordo. Però i soldi devono esserci adesso, o i soldi arrivano entro marzo, o le garanzie arrivano subito, o rischiano di saltare migliaia di imprese».

Sulla stessa linea anche Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia contenta di «aver convinto il governo del fatto che uno stanziamento di 7,5 miliardi sarebbe stato non solo insufficiente ma anche un pessimo segnale al mondo produttivo. Ora si mettano subito in atto tutte le misure per salvare aziende e posti di lavoro». Antonio Tajani: «L’Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato che quella del Coronavirus è una pandemia. Bene ha fatto il  governo a non perdere altro tempo e chiudere tutto. Salvare vite e bloccare il virus è la priorità di tutti».

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