La donna è stata arrestata, la ragazza ritrovata in Ungheria
È durata quasi tredici anni la battaglia ingaggiata da Andrea Tonello per ritrovare la figlia Chantal, che quando aveva 14 mesi fu portata in Ungheria dalla madre, che successivamente fece perdere le sue tracce impedendo che l’uomo potesse far valere l’affidamento esclusivo ottenuto in Italia. La donna è stata fermata giovedì in Ungheria, grazie alla collaborazione fra la polizia italiana e quella locale, in esecuzione di un mandato di arresto europeo, mentre la ragazzina per ora è affidata alla nonna materna, con l’obbligo di facilitare gli incontri con il padre.
Andrea Tonello, un agente di commercio padovano, aveva fatto della sua battaglia un caso seguito anche da trasmissioni televisive, ed aveva creato un sito (www.missingchantal.it) che ripercorre alcune delle tappe della vicenda.
Un disegno preordinato
«La mia ex compagna – spiegava l’uomo al Gazzettino del 30 dicembre 2014 – aveva manifestato il desiderio di passare il Natale 2011 a casa di sua madre. Chantal aveva tre mesi. Quando mi sono messo in macchina per raggiungerla e trascorrere assieme il Capodanno mi ha invitato a fare marcia indietro perché nessuno mi avrebbe aperto la porta. Il suo era un disegno preordinato». Poi ci sono stati cinque incontri con la bimba, sempre con l’assistenza dei servizi sociali ungheresi, prima che la donna fuggisse.
A nulla era servito all’uomo ottenere dal giudice l’affidamento esclusivo della figia, e anche il mandato di cattura internazionale per sottrazione di minore a carico della madre. «Per due volte ci siamo presentati a casa della madre con in mano il provvedimento di rimpatrio. Non le abbiamo mai trovate», raccontava Tonello nel dicembre 2014.
Tonello ha continuato a cercare la figlia anche attraverso il sito e una pagina facebook dove postava immagini assieme alla bambina. Il 15 settembre 2024, scriveva «Auguri principessa Chantal, ancora un compleanno senza noi, ancora tanta voglia di sapere come sei, come stai, come vivi. Ti abbiamo desiderata e cercata in due poi sei diventa solo di una, senza se e senza ma, e credimi senza un perché!».
L’operazione internazionale a Mezotur
Un comunicato spiega che giovedì mattina la polizia italiana, in collaborazione con quella ungherese «attivata dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia e dall’esperto per la sicurezza a Budapest (Ungheria), è intervenuta nella città di Mezotur, in Ungheria, dove è stata rintracciata una minore, ormai tredicenne, sottratta dalla madre quando aveva circa un anno e tenuta nascosta al padre e alle autorità per tutti questi anni». La donna è stata fermata in esecuzione di un mandato di arresto europeo, emesso il 4 agosto 2023 dalla procura Repubblica di Venezia per sottrazione e trattenimento di minore all’estero.
«La continua attività info-investigativa della squadra mobile e del servizio di cooperazione internazionale di polizia che ha operato costantemente con la polizia ungherese e la determinante collaborazione dell’ufficio dell’esperto per la sicurezza in Romania, accreditato anche per l’Ungheria, ha permesso – spiega un comunicato della polizia – di localizzare la minore e la madre sul territorio ungherese. Da qui l’intervento il 12 giugno di una task force di polizia a Mezotur, che ha consentito di rintracciare la minore che le locali autorità magiare hanno momentaneamente affidato alla nonna materna con obbligo di facilitare gli incontri con il padre»