Pensionato ucciso nel garage, la verità dall’autopsia: ammazzato con 3 colpi a bruciapelo

Il 79enne si era trasferito nel Mantovano 14 anni fa

Sarebbero stati tre i colpi sparati a bruciapelo, e in rapida successione, tutti alla testa, dal killer che ha ucciso, l’antivigilia di Natale, Francesco Capuano, 79 anni, nel garage della sua abitazione a Suzzara. È quanto sarebbe emerso dall’autopsia condotta ieri, all’ospedale Carlo Poma di Mantova, sul corpo del pensionato.

Punti Chiave Articolo

Sull’esito dell’esame autoptico, durato circa cinque ore, l’autorità giudiziaria mantiene però il più stretto riserbo in attesa che i proiettili estratti dal cranio della vittima, uno alla tempia e gli altri due ai lati della fronte, siano esaminati, nei prossimi giorni, dai Ris di Parma. Che entreranno anche nell’appartamento, ancora sotto sequestro, in cui la vittima viveva con la figlia per i rilievi che vengono ritenuti fondamentali per far luce sul caso.

Pubblicità

L’omicidio, secondo le prime risultanze dell’autopsia, sarebbe avvenuto tra le 9 e le 9.30 mentre il pensionato si trovava in auto, parcheggiata nel box, in attesa della figlia che, nel frattempo, era salita in casa per prendere alcune cose che aveva dimenticato. È stata poi la donna, che dopo il sequestro dell’alloggio si è trasferita da parenti a Suzzara, a trovare il corpo padre, crivellato di colpi, sul sedile di guida, riverso sul volante.

Le modalità lascerebbero pensare a un agguato condotto da una persona che conosceva bene le abitudine della vittima, solita ad uscire tutti i giorni in auto dopo che la figlia gli aveva aperto la basculante del garage.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Le indagini sul suo passato

Continuano da parte degli investigatori le indagini sul suo passato, anche se al momento non sarebbe emerso nulla che possa giustificare un’esecuzione di tipo mafioso. Capuano era originario di Napoli e aveva lavorato come bidello in una scuola di Scampia. Nel 2010 si era trasferito a Suzzara con la moglie e due dei quattro figli. Attualmente, dopo la morte della moglie, viveva con la figlia Rosa, 46 anni. Dai vicini viene descritto come una persona tranquilla che non ha mai avuto screzi con nessuno. Prosegue anche il lavoro degli investigatori alla ricerca dell’arma del delitto e dei bossoli. Sono stati rovistati i cassonetti e le aiuole della zona, ma senza alcun risultato.

Setaro

Altri servizi

Dj Godzi, il padre di Michele Noschese: «Con dispnea si chiama il medico non la polizia»

È stato ascoltato per circa tre ore dagli investigatori partenopei «Non entro nel merito di quello che è successo, ma in Italia se una persona...

Il Consiglio dei Ministri vara il decreto «Terra dei Fuochi»: pene più dure, arresti e bonifiche

Il ministro: «Lo Stato lancia un segnale forte: chi inquina paga» Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge "Terra dei Fuochi". Un provvedimento che...

Ultime notizie

«Anatomia di un’ingiustizia»: il caso Landolfi e il cortocircuito della giustizia italiana

LA RECENSIONE | Sedici anni di accuse, assoluzioni e silenzi Se il tuo ideale di lettura è un noir giudiziario in cui i veri colpi...

La chiesa di San Filippo Neri: scrigno di storia e devozione a Parete

Da cisterna maledetta a luogo di fede Nel centro storico di Parete, in piazza Garibaldi, sorge una piccola chiesa che custodisce una storia intensa e...

Il Consiglio dei Ministri vara il decreto «Terra dei Fuochi»: pene più dure, arresti e bonifiche

Il ministro: «Lo Stato lancia un segnale forte: chi inquina paga» Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge "Terra dei Fuochi". Un provvedimento che...