Giulia Cecchettin aggredita a 150 metri da casa: ha provato a difendersi ma inutilmente

Il gip: Filippo Turetta deve stare in carcere per la sua pericolosità sociale «evincibile dall’inaudita gravità e manifesta disumanità»

Filippo Turetta accusato di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin deve stare in carcere per la sua pericolosità sociale «evincibile dall’inaudita gravità e manifesta disumanità» che ha mostrato contro la «giovane donna con cui aveva vissuto una relazione sentimentale»’. E’ quanto scrive il gip di Venezia Benedetta Vitolo nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Punti Chiave Articolo

«Turetta con questa aggressione a più riprese e di inaudita ferocia ai danni della giovane fidanzata, prossima alla laurea, ha dimostrato una totale incapacità di autocontrollo», si legge. Elementi idonei «a fondare un giudizio di estrema pericolosità e desta allarme» dato che «i femminicidi sono all’ordine del giorno». Il giovane appare «imprevedibile, perché dopo aver condotto una vita all’insegna di un’apparente normalità, ha improvvisamente posto in essere questo gesto folle e sconsiderato», si evidenzia nel provvedimento.

Pubblicità

La volontà di uccidere

Una nitida volontà di uccidere, un’aggressione «in due fasi», una morte per «shock emorragico». L’ex fidanzato Filippo Turetta l’ha «aggredita violentemente provocandone la caduta» nell’area industriale di Fossò – la studentessa batte la testa contro l’asfalto – ma anche per le «ulteriori ferite» – con la perdita di tanto sangue – «che determinavano, insieme ad altre lesioni, anche derivanti da ripetuti colpi da arma da taglio» il decesso.

Il capo di imputazione dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Venezia Benedetta Vitolo contro Turetta è crudo, ma restituisce ogni fase di quanto accaduto la sera dell’11 novembre scorso quando, dopo una serata passata insieme a scegliere il vestito per l’imminente laurea, i due litigano nel parcheggio di via Aldo Moro, a circa 150 metri dalla casa della vittima.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Qui la ragazza «viene aggredita con ripetuti calci mentre si trovava a terra, tanto da farle gridare ‘mi fai male’ invocando contestualmente aiuto» probabilmente accoltellata, quindi costretta a risalire in auto e a continuare quel viaggio fino alla zona industriale, circa 4 chilometri che si percorro in auto in sei minuti. Le indagini, ma anche gli orari delle telecamere restituiscono, minuto per minuto, l’accaduto e l’orrore.

Potrebbe interessarti anche:

Setaro

Altri servizi

È cominciata la 26ª edizione di Atreju, la festa dei giovani di FdI

Nei giardini di Castel Sant’Angelo, nel cuore di Roma È iniziata ieri la manifestazione «Sei diventata forte Atreju - L’Italia a testa alta» dei giovani...

Migranti, Meloni: «Modello Albania è realtà in Ue, linea italiana è diventata comunitaria»

Italia, Danimarca e Gran Bretagna chiedono di aggiornare la Cedu La linea italiana ha prevalso. È diventata una linea comunitaria e, presto, potrebbe anche aggiornare...

Ultime notizie

La sinistra italiana e la povertà: l’eterna ricetta che non funziona

Approccio vecchio di quarant’anni: più sussidi, più tasse e più Stato C’è un dato che la sinistra italiana sembra rifiutarsi di vedere: le sue politiche...

Torre Annunziata, il Comune sfratta la vedova Veropalumbo dal bene confiscato

Carmela Sermino e la figlia rischiano di restare senza casa La legalità, quando è priva di umanità, rischia di diventare burocrazia cieca. È questo il...

Napoli, Gaetano Manfredi affida a Chiara Marciani le deleghe di Luca Trapanese

Il pentastellato eletto in Consiglio regionale A seguito delle dimissioni dell’assessore Luca Trapanese e fatta salva ogni successiva determinazione, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi,...