Capri, difficoltà per rimuovere il minibus. Bandiere a mezz’asta per omaggiare Melillo

C’è ancora sgomento a Capri. L’incidente al minibus in cui ha perso la vita il giovane autista Emanuele Melillo, e che ha visto un bilancio di altri 23 feriti, ha scosso nel profondo la comunità caprese ma anche l’intera provincia di Napoli. Melillo, 33 anni di Napoli, era un guidatore esperto e nessuno si aspettava questo tragico epilogo.

Non si sa  ancora cosa abbia provocato l’incidente, ma proprio la sua bravura alla guida induce i più a pensare che alla base di tutto ci sia stato un malore. Emanuele potrebbe essere stato colpito da un infarto e solo dopo potrebbe aver perso il controllo del mezzo. Comunque per accertare le cause della morte del 33enne è stata disposta l’autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni. Sull’isola il comune di Capri ha omaggiato la memoria dell’autista issando la bandiera della Città a mezz’asta sulla facciata del Municipio.

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Vigili del fuoco al lavoro da ieri pomeriggio

Intanto appare particolarmente difficoltosa la rimozione del minibus. I vigili del fuoco sono al lavoro senza sosta dal tardo pomeriggio di ieri: sull’isola sono stati fatti arrivare numerosi mezzi dei caschi rossi, tra i quali anche un elicottero, per cercare di trovare una soluzione per la rimozione del mezzo che dovrà essere sottoposto ad accertamenti.

L’obiettivo principale è rimuoverlo e dissequestrare l’area, per restituirla ai cittadini, ma, al momento, questa soluzione presenta notevoli difficoltà operative. L’area della tragedia, quindi, rimane, sotto sequestro. I rilievi sul luogo dove è avvenuto l’incidente sono stati affidati alla Polizia Stradale, sotto il coordinamento della dirigente del locale commissariato.

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Ieri è stata la Centrale Operativa della Questura di Napoli, insieme con il 118, a coordinare i soccorsi e l’intervento degli elicotteri di varie forze di polizia che si sono occupati del trasferimento dei feriti, delle riserve di sangue per le trasfusioni e delle apparecchiature mediche.

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