Disabilità, Nicosia (Ides): «Un mondo sempre più in difficoltà causa Covid-19, ma le istituzioni blaterano e non agiscono»

Maurizio Nicosia, responsabile organizzativo affari interni del movimento IDES (Identità Siciliana), esperto e conoscitore dei temi che riguardano la disabilità, interviene sui contenuti che riguardano questo mondo e sulla questione del Ministero istituito con il governo Draghi, che confonde le idee a molte persone e ai politici in particolare.

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Si assiste basiti a comportamenti istituzionali e politici che definire incoerenti è un eufemismo. La disabilità è stata colposamente dimenticata dalla politica e dalle politiche degli ultimi trent’anni. Dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (2009) ad oggi solo discriminazione e leggi non applicate.

Tutto ad un tratto, dopo che la pandemia ha scoperchiato il fatidico vaso di Pandora, e si rileva uno strano interessamento della politica a questo mondo, si assiste a iniziative governative, ma non solo, di dubbia affidabilità con il sospetto che dietro ad esse si celi qualcosa che non convince.

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Col primo Governo Conte 1 si costituì il primo ministero delle fragilità. Risultato zero. Col Conte 2, senza quel dicastero, si è giunti a una sorta di confronto costruttivo lentissimo, anch’esso improduttivo. Con il Governo Draghi viene riproposto e istituito addirittura il Ministero della Disabilità.

I gravissimi problemi derivanti dalla pandemia il mondo della disabilità li urla inascoltato da un anno. Le innumerevoli pesantissime difficoltà che il covid-19 sta generando mettono tantissime persone con disabilità con le spalle al muro, le famiglie nella condizione di disperazione assoluta, in un quadro complessivo di servizi assistenziali e sanitari indecoroso e discriminatorio.

Detto ciò, pur non condividendo l’idea di un Ministero specifico, che relega in un ghetto ministeriale l’intero mondo della disabilità, si reputa corretto offrire alla ministra Stefani la massima collaborazione sapendo che nessuno potrà permettersi di illudere milioni di persone che vivono questa condizione.

Credo che le persone con disabilità non vadano viste, studiate e considerate come soggetti separati da tutti i contesti di vita in cui vivono. Piuttosto tutti i settori della vita sociale debbono acquisire una nuova logica e una nuova visione, secondo la quale ogni ambito della vita (istruzione, sanità, cultura, mobilità, lavoro, economia, ricerca, diritti umani, ecc.) deve essere commisurato alle esigenze di chi ha più necessità di sostegni in modo che sia realisticamente garantita l’inclusione.

Ho letto di proposte rivolte ai candidati a Sindaco nelle prossime elezioni amministrative, di impegnarsi a istituire assessorati specifici per la disabilità. Sarebbe come dire che per ogni categoria di persone si richieda uno specifico assessorato, quindi un assessorato per gli Anziani, uno per i Disoccupati, uno per i Minori, uno per l’Immigrazione, uno per le donne vittime di violenza e così via dicendo.

Qualcuno infine sta insinuando che in occasione della campagna elettorale in atto nel comune di San Cataldo, si stiano facendo proposte indecenti e criminose pur di adescare persone con disabilità e loro famiglie. Sappiano questi tizi, a mio modo di vedere senza scrupoli, che mai nessuna pcd si prostrerà ai piedi di chi fa politica in questo orribile modo.

Difenderemo i diritti di tutte le pcd soprattutto da speculazioni e da inquinamenti elettorali. Siamo qui a vigilare e a sostenere le buone prassi e il rispetto umano. Chi si rende autore di strumentalizzazioni ai danni di una sola pcd sarà prontamente messo al bando.

In questa delicatissima fase della vita sociopolitica cittadina auguriamo alla stragrande maggioranza di persone per bene, soprattutto ai Giovani di qualsiasi estrazione, di unirsi, di confrontarsi, di acquisire una visione comune di gestione della città.

Una esortazione paterna, non fatevi abbindolare da nessuno. Siate voi stessi, sempre e comunque. Riprendetevi la libertà che in qualche modo vi è stata negata. Affrancatevi dai vincoli politici discutibili e mirate ad amministrare questa città che ha estremo bisogno di voi, di pace, di giustizia sociale, di entusiasmo, di competenze, di senso di responsabilità, di grandi sacrifici.

IDES segue questa rotta e questi principi, tra i tanti, e si rende totalmente disponibile a qualsiasi forma di dialogo costruttivo.

Maurizio Nicosia
Responsabile organizzativo affari interni, IDES

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