Istat, Urso (FdI): «Allarme lavoro, cifre certificano il fallimento del governo»

«Le cifre drammatiche dell’Istat certificano il fallimento del governo Conte 2, nel fronteggiare l’emergenza lavoro nell’anno del Covid e preludono a quanto possa accadere quando finirà il blocco dei licenziamenti con oltre due milioni di posti lavoro a rischio». Lo rileva il senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, responsabile del Dipartimento Impresa e Attività produttive di FdI.

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«Questo è il dato drammatico – continua – che certifica il fallimento della politica economica e sociale del governo e della coalizione delle sinistre che ad onta della ragione cerca di sopravvivere a se stessa».

«L’Istat certifica nel solo mese di dicembre 101mila lavoratori in meno, nella quasi totalità donne; nel 2020, malgrado il blocco dei licenziamenti, addirittura 444mila lavoratori in meno e 482mila inattivi in più, cioè quasi il 2 per cento di occupazione in meno, soprattutto a danno di donne e giovani».

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«Il ministro Gualtieri disse che nessuno avrebbe perso il suo posto di lavoro, malgrado oltre 100miliardi di nuovo indebitamento, la cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti, i risultati sono drammatici e cresce l’allarme lavoro su quanto possa a breve accadere: occorre assolutamente cambiare politica, basta con il mercanteggiamento dei posti in Parlamento, a rischio sono i posti di lavoro di milioni di italiani!», conclude il senatore Urso.

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