Campania, il Tar sospende le ordinanze di Capri e Anacapri. Cerrotta: «Nostro atto legittimo ma rispettiamo la decisione»

Il Tar Campania ha sospeso le ordinanze dei Comuni di Capri e Anacapri che ponevano il loro territorio in zona gialla, nonostante la Regione Campania avesse disposto la permanenza della regione in fascia arancione consentendo alle attività di ristorazione di lavorare solo con la consegna a domicilio. I ricorsi accolti dal Tribunale amministrativo erano stati promossi dall’Avvocatura Regionale

Il sindaco di Capri, Marino Lembo, e il vicesindaco di Anacapri, Francesco Cerrotta, avevano adottato la misura dopo aver analizzato il basso numero di casi nel territorio caprese. «Noi abbiamo fatto un tentativo – spiega amareggiato Cerrotta raggiunto da ilSud24.it -, non contro qualcuno, ma a favore di un’idea: i provvedimenti devono essere differenziati a seconda del territorio. Noi ci atteniamo alla decisioni dei magistrati e tra poco notificheremo ai nostri esercenti che dovranno chiudere».

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«Sul piano amministrativo – afferma Cerrotta – non possiamo fare altro. La nostra ordinanza domani sarebbe decaduta. Era un tentativo per rivendicare che i provvedimenti, sia essi governativi che regionali, devono essere calati nelle realtà locali, noi non siamo uguali ad altre realtà. Altrimenti qualcuno in estate ci chiederà perché facciamo venire i turisti. Oggi che non c’è nessuno chiudiamo, poi quando si dovrebbe chiudere, perché avremo la gente in vacanza che potrebbe portare contagio, apriamo».

«Allora per coerenza, noi dobbiamo essere rispettosi delle nostre peculiarità e abbiamo fatto un tentativo legittimo di fare un’ordinanza, ce l’hanno rifiutata. Noi lo rispettiamo e non abbiamo invitato, come in qualche altro posto, a restare aperto».

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«Alle nostre ordinanze si risponde in termini amministrativi, a un barista che apre da un’altra parte della regione non è che ci va qualcuno e gli dice di chiudere. Quindi noi per essere ligi al nostro dovere istituzionale abbiamo fatto un’ordinanza».

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