Il giovane avrebbe bloccato e colpito la vittima durante l’aggressione
Nel giugno 2025, in un noto stabilimento balneare di Castel Volturno, il diciottenne Nicola Mirti venne colpito a morte con due fendenti di coltello «a molla», con una lama di 10 centimetri e lunghezza totale di 23. A sferrare i colpi fu un diciannovenne di Mugnano di Napoli, che ferì la vittima al cuore e alla clavicola sinistra. L’aggressore fu arrestato in flagranza di reato dalla Squadra Mobile di Caserta e dal Commissariato di Castel Volturno, sotto la direzione della Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Le indagini successive, però, hanno rivelato che il giovane non avrebbe agito da solo. Gli investigatori della Squadra Mobile di Caserta, coordinati dalla Procura per i Minorenni di Napoli, hanno ricostruito la dinamica scoprendo che un’altra persona avrebbe contribuito all’aggressione, allontanandosi subito dopo il delitto.
Nelle scorse ore la Squadra Mobile di Caserta, con la collaborazione della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Giugliano-Villaricca, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in Istituto Penale per Minorenni nei confronti di un sedicenne di Mugnano di Napoli, amico dell’esecutore materiale. Secondo quanto emerso, il ragazzo avrebbe bloccato la vittima impedendole la fuga e l’avrebbe colpita con calci e pugni, agevolando così l’accoltellamento mortale. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Napoli su richiesta della Procura per i Minorenni. Il minore è stato trasferito all’Istituto Penale Minorile di Nisida.