Via libera dal Cipess al Ponte sullo Stretto di Messina

Salvini: «Alla fine dell’estate contiamo di partire col cantiere»

Disco verde del Cipess al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Dopo decenni di false partenze, ricorsi e polemiche, il piano per collegare Calabria e Sicilia, fa un deciso passo avanti. Sarà «il ponte a campata unica più lungo del mondo», dice soddisfatto il titolare del Mit Matteo Salvini. «Una tappa fondamentale dell’azione di questo governo», afferma Giorgia Meloni. Ma le opposizioni, i sindacati, le ong e i territori lanciano l’allarme sui rischi.

Il via libera del Comitato era atteso, annunciato dallo stesso Salvini. Al Cipess partecipa anche la premier. «Si tratta di un’infrastruttura strategica per lo sviluppo di tutta la nazione», spiega, «non è un’opera facile ma l’orientamento è un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia». A livello procedurale però l’ok del Cipess non è l’ultimo tassello. Manca ancora la pubblicazione della delibera in Gazzetta e la registrazione della Corte dei conti: solo a quel punto si entrerà nella fase realizzativa. L’infrastruttura, che l’indimenticato Nino Calarco per primo ha ritenuto decisiva per lo sviluppo delle due regioni è ingegneristicamente ambiziosa.

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Avvio dei lavori e critiche

«Alla fine dell’estate contiamo di partire col cantiere, i lavori ed espropri. Un’opera che vuole essere «una acceleratore di crescita per il Sud», dice Salvini, rassicurando sul rischio di infiltrazioni mafiose «Siamo schierati h24». Ma non mancano, da sempre, le forti critiche verso il Ponte. «Un vero e proprio azzardo», lo definiscono le sigle ambientaliste. «Un colossale spreco di soldi». Aggiunge Angelo Bonelli di Avs che ha già presentato all’Ue uno dei tanti ricorsi che dovranno essere discussi prima del varo dei cantieri.

Caratteristiche e costi dell’opera

Tre chilometri e trecento metri. Sull’acqua e le correnti. Passando per lo Stretto di Messina tra Scilla e Cariddi. Un’opera straordinaria. Un progetto ambizioso. Dì cui si parla addirittura sin dai tempi dei Romani. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ha approvato il progetto definitivo del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. «Il costo dell’opera spiega il Mit in una nota -, è di 13.532 miliardi di euro, interamente coperto con finanziamenti pubblici già disponibili a seguito delle leggi di bilancio 2024 e 2025». E quanto costerà passarci sopra? La società Stretto di Messina stima «una tariffa base per le autovetture inferiore a 10 euro, con riduzioni significative per i viaggi frequenti».

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Un’opera spiega il Mit -, lungamente attesa, che era già prevista da una norma del 1971 ed è stata riavviata dal governo nel 2022. Darà vita al ponte a campata unica più lungo del mondo, di 3.300 metri, sostenuta da due torri di 399 metri di altezza. Ospiterà 3 corsie stradali per senso di marcia, di cui una di emergenza. 2 corsie di servizio e 2 binari ferroviari con marciapiedi laterali pedonabili. I collegamenti saranno assicurati da circa 40 km di raccordi viari e ferroviari (l’80% dei quali sviluppati in galleria) che collegheranno il ponte dal lato Calabria, all’autostrada del Mediterraneo e alle stazioni ferroviarie di Villa San Giovanni e Reggio Calabria e, dal lato Sicilia, alle autostrade Messina-Catania e Messina-Palermo nonché alla nuova stazione di Messina. Il medesimo design è stato adottato da progetti in Cina, Hong Kong, Stati Uniti e Turchia.

La posizione del governo e l’Europa

Secondo il Mit «si tratta di una infrastruttura strategica per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell’intera Nazione, e di preminente interesse nazionale per il completamento delle reti transeuropee di trasporto». «Una tappa fondamentale nell’azione di questo governo» – ha commentato ieri la premier Giorgia Meloni -, «per avviare la costruzione di un’opera tanto imponente quanto all’avanguardia dal punto di vista tecnico e ingegneristico». La presidente del Consiglio ha poi sottolineato che «si tratta, è quasi superfluo dirlo, di un’opera strategica per lo sviluppo di tutta la nazione. Non è un’opera facile, ma lo riteniamo un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia, e ci piacciono le sfide difficili quando sono sensate».

In serata, con una nota ufficiale dell’Ue, Bruxelles ha confermato che sta «esaminando la documentazione ricevuta» dall’Italia l’11 giugno sul progetto «e valuterà a tempo debito se e come reagire». La notifica «include la valutazione d’incidenza» ambientale prevista dalla normativa, «i motivi imperativi d’interesse pubblico» che giustificherebbero l’opera e «le misure compensative proposte».

Le reazioni di territori e istituzioni

Il Ponte unisce e divide anche a livello di reazioni. E, infatti, non appena il Cipess ha dato il suo via libera al progetto definitivo, i commenti sono stati decine. Legati all’opera, all’importanza, al ruolo della Sicilia e di Messina. Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto parla di investimenti e crescita, con il Sud che sarà cuore del Mediterraneo: «Con il Ponte sullo Stretto – ha scritto ieri su X -, investimenti sui territori, opere complementari, occupazione e crescita. L’ok del Cipess è un passaggio decisivo che ci proietta nel futuro. Grazie al premier Meloni e ai vice Salvini e Tajani per l’impegno profuso. Il Sud sarà il cuore del Mediterraneo».

Il presidente della Regione Renato Schifani ha parlato di «svolta storica per la Sicilia e il Mezzogiorno». «L’approvazione del progetto definitivo – è il commento del Governatore – rappresenta una svolta storica verso la realizzazione di un ‘opera strategica, attesa da decenni e capace dì rivoluzionare il futuro della Sicilia e del Mezzogiorno».

Dall’aspetto regionale a quello locale, il sindaco di Messina Federico Basile ha chiaro il ruolo che la città dovrà, e potrà, avere con la realizzazione dell’opera. «L’approvazione del Cipess rappresenta un passaggio cruciale, che segna una tappa importante nel percorso di realizzazione di un’infrastruttura destinata a incidere profondamente sulla vita del nostro territorio», ha dichiarato aggiungendo come «Messina deve essere protagonista attiva in ogni fase del progetto. Non possiamo permettere che una trasformazione di tale portata avvenga senza un pieno coinvolgimento della città nelle scelte strategiche che riguardano il suo futuro». Basile ha ribadito anche la centralità delle opere compensative, 24 interventi strategici. «molti dei quali rispondono a esigenze strutturali del territorio. Alcuni di questi devono essere avviati prima dell’apertura dea cantieri del ponte, per assicurare una reale sostenibilità del progetto».

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