L’accelerazione dopo le sentenze
All’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale si lavora ai bandi per la concessione delle spiagge napoletane ai privati. I criteri di selezione e i contenuti delle gare restano riservati, ma la volontà è di pubblicarli il prima possibile. «I bandi sono in corso di approvazione, speriamo nella pubblicazione nel più breve tempo possibile, vedremo se sarà possibile già entro fine di luglio», ha dichiarato il commissario Andrea Annunziata, come riportato da «La Repubblica», a margine della presentazione di “Al faro festival” per Napoli 2500.
L’accelerazione imposta dal Consiglio di Stato
A imporre un’accelerazione è l’ordinanza del Consiglio di Stato che, decidendo sul ricorso tra Bagno Elena e Palazzo Petrucci per la spiaggia di Donn’Anna, ha ordinato «l’immediato rilascio dell’area demaniale in concessione» al Bagno Elena. «È obbligatorio dare esecuzione all’ordinanza del Consiglio di Stato», ha ribadito Annunziata. Anche il Tar Campania si è espresso annullando la proroga della concessione al Bagno Elena e di conseguenza quelle agli altri stabilimenti cittadini.
Le scadenze fissate dal governo e l’effetto Bolkestein
Il governo ha fissato nel 2027 il termine massimo per la pubblicazione delle gare, ma i giudici hanno ricordato che le concessioni sono già scadute nel 2024 per effetto della direttiva europea Bolkestein. La pubblicazione dei bandi potrebbe intanto far scattare una proroga tecnica per i concessionari in attesa della nuova assegnazione.
Nel frattempo la situazione sulle spiagge resta irrisolta. Bagno Elena ha liberato solo la porzione di spiaggia dinanzi a Palazzo Petrucci, mentre tutto il resto è ancora occupato. I comitati cittadini di «Mare libero» hanno presentato una denuncia in questura per «occupazione abusiva di area demaniale» e chiesto «il sequestro di lettini e ombrelloni».
Il titolare del Bagno Elena, Mario Morra, ha parlato «della difficoltà a sgomberare un’area così grande dalla sera alla mattina», sottolineando che il lido «sta garantendo le vacanze a chi ha già prenotato ombrelloni e lettini».
L’Autorità portuale chiamata a far rispettare l’ordinanza
Spetta ora all’Autorità portuale far rispettare l’ordinanza. «È obbligatorio farlo», ha sottolineato ancora Annunziata. Un tema, quello delle concessioni balneari, che Annunziata segue da oltre vent’anni: «Questa delle concessioni è una situazione complessa – prosegue il commissario dell’Autorità portuale – e personalmente la vivo dal 2001, da quando ero in Parlamento: l’Europa diceva che bisognava fare le gare per le concessioni nel 2002 e il governo italiano rispose con un decreto in cui si diceva che dopo il 2035 non sarebbero state date più proroghe. L’Ue chiedeva concorrenza e trasparenza, l’Italia portava i termini a trent’anni».
Un sistema bloccato da vent’anni di proroghe
Una politica di rinvii che ha prodotto effetti duraturi: «È evidente – aggiunge Annunziata – che in questo modo si è creata l’illusione di poter gestire a vita una spiaggia e si sono addirittura formate famiglie perché non c’è mai stata la sicurezza del tempo e della scadenza della concessione».