Verso il Parco nazionale del Matese: svolta per tutela e sviluppo sostenibile

Dopo anni di attesa, il traguardo è vicino

Con la scadenza fissata al 22 aprile 2025, si entra nella fase decisiva per l’istituzione del Parco nazionale del Matese, il 25° parco nazionale italiano. Un passaggio che segna una svolta storica per la tutela ambientale e la valorizzazione sostenibile di un’area di straordinaria rilevanza ecologica, paesaggistica e culturale, situata tra Campania e Molise.

L’iniziativa ha ricevuto un impulso determinante grazie al lavoro congiunto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), delle Regioni interessate e di numerosi enti locali.

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Come dichiarato dal deputato campano di Fratelli d’Italia Marco Cerreto, capogruppo in Commissione Agricoltura: «Si sta giungendo alla fase finale dell’istituzione del Parco, per il quale è stata definita la proposta di perimetrazione e zonizzazione provvisoria. Fratelli d’Italia ha creduto fin da subito in questo progetto, che rappresenta una vera tutela del territorio».

Una proposta basata su criteri scientifici e ascolto locale

La proposta tecnica elaborata da ISPRA, fondata su rigorosi criteri scientifici e in linea con le direttive europee in materia di biodiversità, prevede una superficie complessiva di circa 90.000 ettari e coinvolge 53 comuni: 31 in Campania e 22 in Molise. Un lavoro di ascolto e confronto con i territori ha permesso di accogliere molte delle osservazioni degli enti locali, senza perdere di vista l’obiettivo primario: la conservazione e valorizzazione dell’ambiente matesino.

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L’appello delle associazioni ambientaliste

A supportare la necessità di un rapido completamento dell’iter anche Italia Nostra, l’associazione ambientalista che più di ogni altra ha contribuito a sollecitare il percorso, anche attraverso un ricorso al TAR accolto dal Consiglio di Stato. «È fondamentale – sottolinea Edoardo Croci, Presidente nazionale – che si dia piena attuazione alla sentenza entro il termine fissato del 22 aprile. Dopo sette anni dalla legge istitutiva del 2017, non ci possono essere ulteriori rinvii». In mancanza dell’attuazione nei tempi previsti, il Ministero sarebbe infatti obbligato a nominare un commissario ad acta.

L’istituzione del Parco rappresenta non solo un atto di tutela ambientale, ma anche un’opportunità strategica per il rilancio del territorio: permetterà di accedere a fondi europei finora preclusi, di sviluppare un turismo consapevole e sostenibile, e di valorizzare tradizioni, competenze e prodotti locali.

Un impegno concreto per l’ambiente e il territorio

«La tutela dell’ambiente e del paesaggio, e contemporaneamente il sostegno a chi da sempre vive, lavora e custodisce un’area protetta, non sono slogan vuoti. Per il Governo Meloni sono fatti concreti» ha aggiunto Cerreto, ringraziando il ministro Gilberto Pichetto Fratin, il sottosegretario Claudio Barbaro e il direttore ISPRA Luigi Ricci per il lavoro svolto.

Il Parco del Matese si candida dunque a diventare uno dei principali laboratori italiani per la sostenibilità ambientale e lo sviluppo locale, in piena coerenza con gli obiettivi della Strategia Europea per la Biodiversità 2030. Un’occasione irripetibile per restituire centralità a uno dei cuori verdi d’Italia.

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