Per un omicidio del 1998
L’omicidio è del 1998, ma da oggi sconterà la condanna diventata definitiva. Lontano dalla criminalità organizzata, che conobbe a soli 13 anni, si era trasferito a Reggio Emilia dove, nel novembre 2020, era salito alla ribalta delle cronache per una violenta aggressione avvenuta in pieno giorno in un negozio di via Fratelli Cervi.
Luigi Giuliano, nipote e omonimo dell’ex re di Forcella, il boss nella cui abitazione Maradona venne fotografato dentro una vasca da bagno a forma di conchiglia, aveva colpito un uomo con otto fendenti, sferrati con un coltello di piccole dimensioni davanti a diversi clienti. La lite tra i due era nata per motivi di gelosia; la vittima era infatti il compagno di una donna che in passato era stata legata sentimentalmente a Giuliano che era stato condannato a 1 anno e 8 mesi di reclusione per lesioni aggravate.
Da ieri pomeriggio le porte del carcere di Reggio Emilia si sono riaperte per il cinquantaduenne, arrestato dai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale che hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione per un omicidio avvenuto a Napoli il 9 luglio 1998 per il quale a novembre 2021 Giuliano è stato riconosciuto colpevole dalla Corte di Assise di Napoli e condannato a 16 anni di reclusione e 3 anni di libertà vigilata.
La sentenza, confermata dalla Corte di Assise e Appello di Napoli, è divenuta esecutiva il 7 gennaio scorso, quando la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso alla condanna. L’esecutività della sentenza ha visto l’ufficio esecuzioni Penali della Procura del capoluogo Partenopeo emettere l’ordine di carcerazione che è stato quindi trasmesso ai Carabinieri della stazione di Corso Cairoli per l’esecuzione.