Nell’anno delle stragi dei corleonesi Paolo Di Lauro combatté la prima faida di camorra

Risale al 1992 la guerra tra Ciruzzo ‘o Milionario e il gruppo separatista di Mugnano che faceva capo ad Antonio Ruocco

Il 1992 non fu solo l’anno della rivoluzione giudiziaria di Tangentopoli. Non fu solo il momento più efferato della strategia stragista dei corleonesi. Fu anche l’anno in cui, per la prima volta, l’impero criminale di Paolo Di Lauro fu messo in discussione. Il 1992 fu l’anno della prima faida vera e propria combattuta dal clan del boss di Secondigliano contro un gruppo separatista, quello che faceva capo ad Antonio Ruocco. Il boss, fine diplomatico, riuscì a sedere ai tavoli dei grandi boss degli anni Ottanta, e negli anni Novanta, ottenendo l’appoggio – raccontano le cronache giudiziarie – di famiglie malavitose del calibro dei Nuvoletta di Marano e dei D’Alessandro di Castellammare di Stabia.

Anche Gennaro Licciardi, il defunto fondatore dell’Alleanza di Secondigliano, era in buoni rapporti con Ciruzzo ’o milionario. Prima della sanguinosa guerra con gli scissionisti, la sua leadership fu minata da un moto secessionista che, anche in quel caso, provenne dall’hinterland. In particolare, da Mugnano. Questioni di soldi, inutile dirlo. Ruocco, ex capozona dell’organizzazione a Mugnano, decise di marciare da solo e fu guerra. Un conflitto sanguinario terminato con la strage al Bar Fulmine a Secondigliano e col pentimento dello stesso Ruocco. Per i delitti di quella faida furono emesse anche numerose ordinanze.

Pubblicità

La scia di sangue

A cominciare dall’omicidio di Antonio Ruocco e Giuseppe Vallefuoco (nel giugno 1991); l’omicidio di Elena Moxedano, e il tentato omicidio del marito Sebastiano Ruocco, fratello del collaboratore di giustizia Antonio, (19 ottobre 1991); il duplice omicidio di Annibale Cirillo e Luigi Pirozzi, (25 marzo 1992); l’omicidio di Biagio Ronga, zio di Antonio Ruocco, (16 maggio 1992); l’omicidio di Angela Ronga, madre di Antonio Ruocco, (25 maggio del 1992); l’omicidio di Alfredo Negri, che aveva affiancato Ruocco nella faida (Negri fu torturato e bruciato vivo il 27 luglio del 1992); l’omicidio di Rocco Capuozzo, detto Rocchino, (13 aprile 1993); l’omicidio di Pasquale Capuozzo, (9 maggio 1993).

Di quei delitti e di quella guerra dimenticata hanno raccontato anche numerosi collaboratori di giustizia, come Antonio Prestieri, Antonio Pica, e Giuseppe Misso jr, ’o chiatto. Una guerra, quella con i Ruocco, che terminò con la vittoria dei Di Lauro che, dodici anni dopo, hanno dovuto affrontare un’altra faida, uno scontro di dimensioni ben più consistenti, quella con gli ‘spagnoli’.

Pubblicità Federproprietà Napoli

La scissione della scissione

Gli scissionisti uscirono vincitori da quel conflitto e dettarono le regole dell’armistizio. Pochi anni ancora e la federazione scissionista si spaccò a sua volta. Il mostro a due teste degli Amato-Pagano ha avuto a sua volta una frattura interna. I Pagano, che su Mugnano avrebbero avuto contatti anche con esponenti della vecchia famiglia dei Ruocco, avrebbero cercato di espandersi anche su Melito, comune che gli Amato hanno sempre considerato di ‘loro esclusiva proprietà’. Quei dissidi si sono sanati. A Secondigliano i venti freddi delle guerre di camorra e delle retate hanno cristallizzato i clan nelle loro posizioni. Nulla si muove. Ma per qualcuno si tratta solo di calma apparente.

Setaro

Altri servizi

Regionali, De Luca non cambia: «Ho ascoltato Fico, se il buongiorno si vede dal mattino allora buonanotte»

Il governatore al Pd: «Fuga in avanti non va bene» Il governatore uscente della Campania, Vincenzo De Luca, non ha alcuna intenzione di rallentare. Nonostante...

Campania, Muscarà: «Saccheggio di fine mandato, la Regione ridotta a banchetto di nomine politiche»

La consigliera: «Incarichi dirigenziali distribuiti come fossero noccioline» «Ci risiamo: alla vigilia delle elezioni regionali assistiamo all’ennesimo saccheggio di fine mandato, con incarichi dirigenziali distribuiti...

Ultime notizie

Baraonda Cafè: nel Napoletano il bar che dà lavoro e speranza a giovani speciali

L'iniziativa della Tam Cooperativa Sociale Nasce a Cercola, vicino Napoli, il Baraonda Cafè, nuovo bar della Tam Cooperativa Sociale: un locale speciale, dove giovani affetti...

Scooter non si ferma all’alt e investe carabiniere: sottufficiale ferito

È accaduto durante il servizio straordinario per la movida Durante il servizio straordinario movida effettuato questa notte dai Carabinieri nella zona dei Baretti del quartiere...

Polisportiva Partenope, arriva la svolta per l’ex Galoppatoio: sarà gestito dal Coni

L’impianto continuerà a vivere come spazio sportivo e sociale Per decenni l’ex Galoppatoio di Palazzo Reale ha rappresentato un punto di riferimento per lo sport...