Giovanni Taranto e «Mala Fede» si aggiudicano il premio nazionale «Aghinolfi»

Nuovo importante riconoscimento per il Capitano Mariani

Ennesimo importante riconoscimento per l’autore dei romanzi dedicati alle indagini del Capitano Mariani. Al giornalista Giovanni Taranto, e al suo «Mala fede» (Avagliano editore) il premio nazionale «Aghinolfi» per la letteratura.

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Venerdì 13 settembre, in Toscana, il conferimento del premio, nella storica Villa Cuturi, a Marina di Massa.  L’evento, organizzato dal Circolo «Aghinolfi MCL», con il patrocinio del comune di Massa, si è svolto nell’ambito della rassegna letteraria «Incontro con l’autore», che ogni anno prevede sei «faccia a faccia» fra autori selezionati e lettori, imperniati soprattutto sull’analisi della vita, dell’evoluzione professionale, delle esperienze e della tematica dei vari protagonisti, oltre che sulle loro opere e sulla disamina delle pubblicazioni più recenti. In questo caso, appunto, «Mala fede».

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A consegnare materialmente il premio, il presidente Giuliano Pietro Baracchini. A rappresentare l’amministrazione, l’assessore alla cultura, Monica Bertoneri. Per l’Arma, presente il Maggiore Alessandro Manneschi, comandante della Compagnia locale. In sala anche il presidente Umberto Sorrentino, in rappresentanza della sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Carabinieri, e il dottor Emiliano Guarino, elemento chiave per consentire i primi contatti fra organizzatori e autore. A moderare la serata, la giornalista Camilla Di Maria, de «il Tirreno».

«Mala fede»

«Mala fede» era arrivato nelle librerie nel settembre del 2023, con una entusiastica presentazione di Carlo Lucarelli. Il romanzo conclude la prima trilogia dedicata al Capitano Mariani. Il giallo, ambientato a Pompei e dintorni, esplora la presenza del satanismo a Napoli, nel Vesuviano e in tutta Italia, e allo stesso tempo punta un faro sul rapporto distorto delle mafie con la religione. Propone inoltre un’attenta narrazione di eventi reali che hanno segnato il profondo percorso di fede e nuova conversione di Bartolo Longo, una delle figure più carismatiche del cattolicesimo vesuviano, il cui passato oscuro è ignoto ai più.

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«Mala fede», dopo essere stato «giallo di punta» nella serata finale del festival del noir di Pordenone, si era aggiudicato nel dicembre 2023 il Premio Meridies per la letteratura. Nel novembre precedente, insieme all’intero «Progetto Mariani», era stato al centro di un tavolo tecnico in Senato – cui avevano partecipato, fra gli altri, rappresentanti della commissione bicamerale antimafia, dell’Arma dei Carabinieri, del consiglio superiore della magistratura e della Fondazione Onlus Giancarlo Siani – come esempio di un nuovo genere letterario in grado di veicolare correttamente i temi della legalità e della lotta alla criminalità.

Con gli altri volumi della prima trilogia, inoltre, «Mala fede» è stato adottato in catalogo nelle prestigiose biblioteche universitarie statunitensi di Harvard e Princeton. Grazie alla sua attività e produzione letteraria, Giovanni Taranto e le sue opere sono stati inseriti nella «Storia del giallo a Napoli» come esempio di nuovo filone della letteratura gialla e noir della scuola partenopea.

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