Estorsione e usura, arrestato il ras emergente di Ponticelli

Arrestato insieme al figlio e a un 40enne. Il fratello assassinato in via Argine all’inizio di luglio

Estorsione e usura, arrestato il ras emergente di Ponticelli. Lo scorso 22 luglio, i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Poggioreale, con il supporto dei militari del Nucleo Investigativo di Napoli, hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di tre uomini soggetti ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di usura, estorsione, detenzione abusiva di armi e traffico di sostanze stupefacenti, delitti aggravati, tutti, dal metodo mafioso.

Tra i fermati Salvatore Montefusco, noto come «Zamberletto», fratello dell’uomo assassinato all’inizio di luglio in via Argine. Gli altri indagati – entrambi incensurati – sono il figlio di Montefusco, Carmine, e il 40enne Antonio Galasso. Avrebbero estorto denaro a un uomo residente a quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli, che avrebbe contratto debiti con tassi usurai spesso superiori al 100% mensile.

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I fermi sono stati poi convalidati nella giornata di ieri. Salvatore Montefusco è considerato il referente dell’omonimo gruppo che opera al Rione De Gasperi, nel quartiere Ponticelli, legato al clan De Luca Bossa e quindi nell’orbita dell’Alleanza di Secondigliano. Il gruppo Montefusco è al centro di una faida di camorra con l’egemone clan De Micco, tanto che l’ultimo omicidio, quello di Emanuele Pietro Montefusco, per gli inquirenti va letto come una vendetta trasversale.

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