Cold case di camorra risolto dopo 18 anni: in manette i killer dei D’Alessandro

Ucciso nella faida tra il clan e un gruppo scissionista

Attirarono la loro vittima in una trappola, lo invitarono a consumare alcune dosi di cocaina in un’auto che si fecero prestare da un latitante ora collaboratore di giustizia, e poi le spararono due colpi di pistola alla testa prima di abbandonare il cadavere in strada, a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli.

Sono ritenuti gli esecutori di un omicidio che risale al 2005, quello di Carmine Paolino, detto «badalamenti», i killer Antonio Occidente e Luciano Verdoliva, di 50 e 46 anni, a cui i carabinieri di Torre Annunziata, coordinati dalla Dda di Napoli, hanno notificato le accuse di omicidio premeditato in concorso, aggravato anche perché commesso per agevolare il clan D’Alessandro.

Pubblicità

A trovare il cadavere di Paolino in strada fu una passante che subito avvertì i carabinieri. Secondo quanto emerso dalle indagini, Paolino venne assassinato a causa della faida che scattò il primo giugno del 2004, tra il clan D’Alessandro e un gruppo scissionista, con l’omicidio di Giuseppe Verdoliva, autista personale del boss Michele D’Alessandro, e padre di Luciano Verdoliva. Paolino scelse di parteggiare per il gruppo scissionista facente capo agli ex cutoliani scarcerati Massimo Scarpa e Michele Omobono, che però uscì perdente da quello scontro.

I D’Alessandro decisero però di punire i traditori, quindi anche Paolino, che nel frattempo era rientrato nel clan malgrado la sua partecipazione, durante la faida, all’omicidio eccellente di un elemento di spicco del clan, Antonio Martone. Gli investigatori non escludono, inoltre, che Luciano Verdoliva, colui che ha materialmente sparato alla vittima abbia così voluto anche vendicare il padre.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Verdoliva è anche titolare di un ristorante a Castellammare di Stabia, «Le tre Caravelle» che i carabinieri del Nas hanno ispezionato dopo l’arresto, avvenuto nel locale. Sono stati sequestrati 50 kg di prodotti ittici privi di tracciabilità e comminate sanzioni per 3500 euro. Il ristorante è stato diffidato per carenze igienico sanitarie ma non chiuso.

Setaro

Altri servizi

«I silenzi che parlano»: a Palazzo Criscuolo la presentazione del libro di Paolo Cibelli

Un viaggio attraverso la storia di Torre Annunziata Domani sera, a Palazzo Criscuolo, appuntamento da non perdere. Alle 17.30, Paolo Cibelli presenterà la sua nuova...

Conti correnti dei clienti svuotati: 2 indagati e sequestro da 360mila euro

Coinvolta una dipendente delle Poste Italiane Tra febbraio e dicembre 2024 avrebbero svuotato i conti di una serie di correntisti i due indagati, tra cui...

Ultime notizie

Furgone con giornali rubato: il veicolo utilizzato per tentare il colpo a un bancomat

Lo stesso mezzo è stato usato in un furto fallito Era destinato a compiere un altro colpo il furgone che trasportava giornali rapinato nelle prime...

Castellammare di Stabia, scacco al clan D’Alessandro: 11 arresti

In manette anche il reggente Pasquale D'Alessandro Figura anche Pasquale D’Alessandro, 54 anni, che dal 2023 dopo essere tornato in libertà, con i fratelli in...

Delitto di Garlasco, il perito: impronte esaminate sono di Marco Poggi e un carabiniere

Posizionate sulla porta del garage e dell'ingresso della villetta Le impronte trovate sulla porta del garage e dell’ingresso della villetta di Garlasco dove, il 13...