I terribili episodi sarebbero avvenuti tra Scafati e Pompei
Il papà le picchiava, la mamma costringeva una di loro a prostituirsi. Stamattina, i poliziotti del commissariato di Pompei (Napoli) hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Giudice per le indagini preliminari di Salerno, su richiesta della Procura salerniana, nei confronti di tre persone accusate, a vario titolo, di maltrattamenti contro familiari, prostituzione minorile, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile.
I terribili episodi sarebbero avvenuti tra Scafati (Salerno) e Pompei a partire dal 2008. Secondo l’ipotesi accusatoria una delle vittime, sin da piccolissima, era stata più volte picchiata dal padre «con immotivata violenza, anche mediante l’uso di un ferro da stiro e un mestolo, sottoponendola a pretese punitive crudeli» scrivono in una nota il procuratore di Salerno Giuseppe Borrelli e il vicario Luigi Alberto Cannavale.
Secondo quanto si apprende, un’altra vittima minore sarebbe stata costretta a prostituirsi da sua madre e ad avere rapporti sessuali a pagamento insieme a lei con uno degli indagati che, durante una perquisizione, è stato trovato anche in possesso di materiale pedopornografico.
Potrebbe interessarti anche:
- Giulia Cecchettin aggredita a 150 metri da casa: ha provato a difendersi ma inutilmente
- A Napoli Sangiuliano, Tajani e 194 rappresentanti ed esperti Unesco per discutere di tutela del patrimonio culturale
- Violentata da due uomini in centro: 18enne denuncia l’incubo ai carabinieri
- È il tramonto del rispetto quale forma elementare di convivenza e sorgente di dialogo
- La premier Giorgia Meloni in Germania, prove di cooperazione Roma-Berlino