Omicidio di Francesco Pio, arrestate 7 persone: avrebbero aiutato Valda

Quattro sono finite in carcere, tre ai domiciliari

La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone la misura carceraria nei confronti di Salvatore Mancini, Giuseppe Perna, Pasquale Saiz, Rocco Sorrentino e quella degli arresti domiciliari nei confronti di Giuseppina Valda, Giuseppina Niglio e Alessandra Clemente, ritenuti gravemente indiziati a vario titolo di detenzione di armi comuni da sparo e favoreggiamento, tutti aggravati anche dalle modalità mafiose.

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La misura è stata emessa all’esito delle indagini condotte dalla Squadra Mobile in relazione all’omicidio di Francesco Pio Maimone, un giovane di 19 anni, avvenuto durante la notte del 20 marzo 2023 in via Caracciolo. Gli accertamenti svolti hanno permesso di accertare che nei pressi di uno chalet sito in Via Caracciolo si erano affrontati due gruppi di giovani a seguito di una lite per futili motivi.

Uno dei partecipanti alla lite, individuato in Francesco Pio Valda, nell’allontanarsi dal luogo avrebbe estratto una pistola esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco, uno dei quali ha ucciso il giovane diciannovenne risultato totalmente estraneo alla vicenda. Per tale evento Valda il 21 marzo è stato arrestato in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia.

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Francesco Pio Valda è figlio di Ciro, secondo gli inquirenti, affiliato al clan Cuccaro e deceduto in un agguato di camorra nel 2013. Le successive attività investigative hanno fatto emergere elementi a carico dei sopra indicati indagati che, a vario titolo, dopo che fu commesso l’omicidio, avrebbero aiutato l’autore ad eludere le investigazioni anche occultando l’arma da fuoco.

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