Torre del Greco, palazzo crollato: si indaga per crollo colposo. Nel 2013 dissesti provocati da infiltrazioni d’acqua

Poteva essere una strage ma il bilancio si ferma a 5 feriti

Un tonfo, un boato, e in una nube di polvere una vecchia palazzina di tre piani crolla al suolo, nel cuore del centro storico di Torre del Greco. Si teme la strage, quando i soccorritori iniziano a scavare, poi per una serie di fortunate circostanze il bilancio si ferma a cinque feriti. Tre quelli investiti dalle macerie – la più grave una ragazza, estratta viva dai resti della palazzina e ora in prognosi riservata -, altri due sono i passanti coinvolti in modo lieve. La palazzina crollata è contigua ad altri vecchi edifici, ora sgomberati in via precauzionale.

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«Eravamo in casa quando abbiamo avvertito una sensazione di vuoto, accompagnata da un tonfo, da rumori di pietre che cadevano e vetri che si rompevano. In un primo momento non abbiamo capito cosa stesse succedendo, poi ci siamo affacciati dal balcone e in strada era visibile solo un enorme nuvola», racconta Luigi, residente in uno degli stabili praticamente confinanti, in questa parte del centro storico tra piazza Santa Croce e piazza Luigi Palomba. A lungo si è temuto che sotto le macerie ci fossero più persone.

Nella palazzina risultano 23 residenti, in realtà al momento del crollo era in casa solo una ragazza di 19 anni che, travolta dai detriti, è comunque riuscita a farsi udire dai soccorritori, guidandoli alla sua ricerca. È lei ad aver riportato le fratture più gravi: ora è ricoverata con prognosi riservata ma non in pericolo di vita. «L’ho lasciata dormendo per andare a lavorare» ha spiegato la mamma, accorsa subito quando ha appreso la notizia insieme al marito.

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I soccorsi

Tempestiva la macchina dei soccorsi: i primi a giungere sul posto sono stati i carabinieri, una cui macchina è stata allertata da un passante mentre era impegnata in un giro di controllo, poi sono arrivati vigili del fuoco, polizia municipale, guardia di finanza, polizia, volontari di protezione civile e diverse ambulanze del 118, mentre sul posto per l’amministrazione comunale c’era il vicesindaco Michele Polese.

Gli altri feriti condotti in ospedale sono persone che non risiedevano nel palazzo ma sono state ugualmente investite dal crollo: si tratta di un 45enne titolare di una pizzeria vicina e di una donna straniera di 60 anni che transitava in quel momento in strada. Hanno dovuto far ricorso alle cure mediche anche altri due passanti. La premier Giorgia Meloni ha seguito costantemente le operazioni: «Ringrazio i soccorritori che in queste ore sono impegnati sul posto e rivolgo un pensiero di vicinanza alle persone coinvolte e ai familiari», ha scritto sui social. In Comune è entrato in funzione il centro operativo per coordinare gli interventi.

Il punto con la stampa è stato fatto dal prefetto di Napoli Claudio Palomba con il sindaco Luigi Mennella. Presente anche il capo della Procura di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta, al momento senza nomi iscritti. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è crollo colposo.

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Al Comune intanto il sindaco e l’assessore alle politiche sociali Maria Teresa Sorrentino si adoperano per dare un alloggio temporaneo agli sfollati, in tutto almeno una quarantina di persone stando ai primi dati in possesso dell’ente. Altri hanno trovato una collocazione autonoma.

Le indagini

Sul caso indagano i carabinieri, che hanno già ascoltato alcuni testimoni e in particolare l’amministratore dell’immobile. Sotto accusa la vetustà dello stabile, mentre dagli archivi è sbucata anche una pratica per dissesti statici provocati da infiltrazioni d’acqua nel 2013. All’epoca fu redatta una relazione dai tecnici comunali, rilevando perdite dal solaio intermedio collocato al secondo livello del fabbricato. Se ci sia un collegamento con il cedimento di ieri potrà dirlo solo l’inchiesta aperta dalla Procura.

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