Governo, avanti con le riforme nel nome di Silvio Berlusconi

di Fabio Maresca

Meloni: «Con lui l’Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti»

La politica si ferma per la morte di Berlusconi. Palazzo Chigi ha disposto il lutto nazionale per la giornata di mercoledì, quando si terranno i funerali di Stato dell’ex premier. I lavori di Camera e Senato sono stati rinviati. Ieri si sarebbe dovuto tenere il pre-Consiglio dei ministri ma è slittato, la riunione del Cdm si dovrebbe tenere giovedì alle ore 18 ma non c’è alcuna comunicazione ufficiale.

Il ministero della Giustizia ha predisposto un pacchetto di misure che il Guardasigilli Nordio ha annunciato la settimana scorsa. «Sarebbe stato bello per Berlusconi vedere alla luce provvedimenti che lui portava avanti da sempre», dice una fonte di governo. «Sarà come sventolare una bandiera che Berlusconi ha sempre tenuto alta», ricorda un esponente di primo piano di FI.

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Sulle riforme, a partire dall’abuso di ufficio, è in corso da giorni un confronto nella maggioranza, dopo i dubbi della Lega sull’ipotesi di abrogare il reato. Fonti parlamentari riferiscono che si è trovato un punto di caduta, ma ora ogni dossier politico è ‘congelato’, in attesa di ricordare il Cavaliere. Lo stesso Pd ha rinviato la direzione che era stata convocata per ieri. Tutto l’esecutivo si è stretto alla famiglia dell’ex presidente del Consiglio deceduto ieri mattina. E anche il mondo istituzionale, a partire dal Presidente della Repubblica Mattarella, ha voluto sottolineare la figura di Berlusconi che ha segnato un’epoca.

Meloni e Salvini

In primis a ricordare l’ex premier sono stati i principali alleati del Cavaliere, Meloni e Salvini. L’operato del presidente ‘azzurro’ è stato sottolineato anche come ‘monito’ per il futuro, affinché la coalizione del centrodestra non si divida. Non litigare? «Penso che glielo dobbiamo. Io sono molto fiera del fatto che Berlusconi abbia visto un altro governo di centrodestra, che abbia contribuito a quel governo di centrodestra. Anche quella è stata una delle sue tante grandi eredità e chiaramente per noi oggi questa è una responsabilità in più e non è facile, perché bene o male lui oltre a essere il collante era anche quello che tra noi aveva più esperienza», ha rimarcato il presidente del Consiglio.

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«Lascia un grande vuoto ma anche una eredità straordinaria di valori. Senza Silvio nulla sarà come prima. Dovremo lavorare ancora di più e meglio ma non sarà facile», la premessa del segretario della Lega. «Aveva – il pensiero del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture – una capacità di mediare, di tenere insieme tutto e di mettere intorno a un tavolo dieci persone che la pensavano in maniera diversa per poi avere la saggezza di trovare comunque la mediazione».

Sia Meloni che Salvini hanno annullato tutti gli impegni. «Sicuramente sarà più difficile, perché riusciva a mettere d’accordo tutti, a tenere in sintonia tutti, ad avere un pensiero per tutti. Cercheremo umilmente di portare avanti almeno una piccola parte del suo enorme lavoro», ha rimarcato ancora il vicepremier leghista. «Sono molto fiera del fatto che ultimamente, soprattutto, spesso mi chiamava e mi diceva: ‘Stai lavorando bene’», ha ricordato la premier, «bisogna andare avanti con responsabilità. Con Berlusconi l’Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti, ha imparato che non doveva mai darsi per vinta. Anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che insieme ci eravamo dati».

La tenuta di Forza Italia

Nella maggioranza resta qualche timore sulla tenuta di Forza Italia, soprattutto se l’anno prossimo alle elezioni Europee il partito dovesse risentire dell’assenza del Cavaliere dalla battaglia elettorale. Ma a ‘blindare’ l’esecutivo e a ribadire che Forza Italia andrà avanti senza scossoni è lo stesso vicepremier Tajani.

«Berlusconi – ha sottolineato il coordinatore di FI – ci ha indicato un percorso, e noi per rendergli onore e continuare il suo progetto dobbiamo guardare al futuro. Forza Italia ci sarà proprio perché c’è stato Berlusconi e lui ci sarà con le sue proposte. Ecco perché abbiamo il dovere di andare avanti, io farò di tutto perché questo progetto possa continuare a essere protagonista. Lui voleva che questo governo andasse avanti, che desse risposte ai cittadini».

Dunque FI al governo lavorerà nel segno di Berlusconi, «abbiamo il dovere, come Forza Italia, di lavorare e andare avanti e lo faremo». I vertici FI ad assicurare che «non cambierà nulla, tutti sosterranno l’esecutivo anche perché era la volontà di Berlusconi».

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