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Per il Napoli dei record, la festa continua. Osimhen capocannoniere | Video e foto

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Napoli si trasforma ed esplode in mille fuochi d’artifici, squilli di trombe, clacson e tante canzoni

Finisce con un successo il campionato del Napoli, già campione d’Italia: in un clima di festa e nell’ultima di Spalletti in panchina, gli azzurri s’impongono contro la Samp per 2-0 grazie a Osimhen e a Simeone. Al termine del match, grande festa al Maradona per la consegna del trofeo a capitan Di Lorenzo. Sconfitta senza conseguenza per la Samp che, seppure già matematicamente retrocessa, torna comunque a casa con il sorriso sulle labbra. Certo si ritroverà in serie B, ma almeno è riuscita a scongiurare il fallimento grazie al recente passaggio di proprietà.

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Il triplice fischio dell’arbitro Feliciani che la fine della partita e segna il tramonto del campionato 2022-2023. Comincia la festa, ma prima è giusto segnalare lo stupendo omaggio che i tifosi del Napoli hanno attribuito a Fabio Quagliarella, per quanto ha saputo dare al calcio italiano. E vengono consegnati i trofei ai vincitori.

Napoli si trasforma ed esplode in mille fuochi d’artifici, squilli di trombe, clacson d’auto, e tante canzoni del cuore per celebrare il grande successo azzurro: il terzo scudetto, dopo 33 anni. Parte uno sventolio di bandiere azzurre per salutare e osannare vittoria. Nello stadio che porta il suo nome appare il volto di Maradona, il più grande calciatore del mondo, su tantissimi vessilli e sugli striscioni. La festa è dentro lo stadio, ma anche fuori. Nelle piazze dov’erano stati posizionati i maxischermi. Nelle case e per le strade.

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Si esulta in provincia dove sono stati allestiti 17 maxischermi. E se davanti al Maradona è tutto un delirio. Con Migliaia di persone assiepate in pochi metri quadrati (perché l’impresa del Napoli, non è di quelle facilmente ripetibile. A cominciare dai 16 punti di vantaggio sulla seconda classificata), è anche un affare per tutti. Sono state vendute migliaia e migliaia di bandiere e magliette, purtroppo, non sempre ‘ufficiali’, e sono arrivati a più riprese e in vari week end turisti italiani e stranieri.

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Un successo, quindi, strepitoso ma con un pizzico di nostalgia, per il mancato giro per la città con il bus scoperto, ma anche per Spalletti, che ha deciso di andare via. Forse – consapevole che il successo di quest’anno non sarà facile ripeterlo l’anno prossimo – ha preferito lasciare da vincitore e conservare il posto privilegiato nella storia del Napoli. Ma la festa continua.

Con 90 punti in 38 partite, il migliore attacco con 77 reti realizzate, e la migliore difesa con 28 subite, un rendimento in casa: 14 vittorie 3 pari, 2 sconfitte; 45 punti, in trasferta:14 vittorie 3 pari e 2 sconfitte, 45 punti. Rendimenti, quindi, praticamente analoghi. Anche questo è un primato. E ora si spera nell’apertura di un ciclo vittorioso per il futuro. I numeri ci sono. Chi vivrà, vedrà. De Laurentiis, grazie per il terzo scudetto, ma aspettiamo il quarto e magari anche il quinto e… Va bè, pensaci tu!

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