Teatro San Carlo, indetto nuovo sciopero: a rischio il Don Chisciotte della Mancia

I lavoratori chiedono il rispetto degli impegni assunti

Teatro San Carlo di Napoli, il braccio di ferro tra dirigenza e lavoratori sta assumendo toni sempre più duri; un gioco di equilibrio alla Nash crollato dopo l’approvazione del decreto ad effetto retroattivo emanato dal CdM il 4 maggio sorso che fissa a 70 anni il limite di età massimo per ricoprire incarichi di sovrintendente all’interno delle fondazioni lirico-sinfoniche; una norma legittima ma apparentemente «poco casuale» che di fatto costringerebbe l’attuale Sovrintendente Stéphane Lissner a rimettere il proprio incarico entro il 10 giugno (ricordiamo che il contratto siglato con la Fondazione sarebbe scaduto nell’aprile del 2025) per aver raggiunto detto limite a gennaio scorso.

Ciò metterebbe a rischio la definizione degli impegni assunti con le parti sociali in merito alle stabilizzazioni del personale precario, l’adeguamento della pianta organica ed il documento ricognitivo tra l’altro già approvato Consiglio di Indirizzo interno sul quale pare mancherebbe solo la firma attuativa.

Pubblicità

Stando ad alcuni rumors il già sovrintendente dell’Opera di Roma Carlo Fuortes, appena dimessosi dall’incarico di Amministratore Delegato Rai, sarebbe in corsa per ricoprire la più alta carica del Massimo Napoletano. Nel frattempo Fuortes, dalla finestra, smentisce le notizie che lo vedono già alla guida del più importante teatro lirico d’Europa, dichiarandosi indisponibile ad iniziare una rapporto di collaborazione in un contesto manchevole di elementi di coesione tra le parti che andrebbero ad infettare una sana collaborazione; una quota dell’organico infatti ha manifestato alacremente contro l’ipotetica nomina dell’ex sovrintendente dell’Opera di Roma. Fuortes, secondo quanto dichiarato dagli stessi lavoratori, parrebbe non gradito dall’ambiente per un modus operandi gestionale che secondo le parti favorirebbe l’esternalizzazione ed il cooperativismo.

Tutto ciò ha generato una reazione a catena all’interno dell’organico deflagrata in una serie di scioperi ad oltranza da parte dei lavoratori del Massimo Partenopeo che vedono a rischio il mantenimento degli impegni già assunti dall’attuale dirigenza. I lavoratori dei vari reparti e gli artisti tutti attraverso i propri rappresentanti sindacali chiedono all’attuale Sovrintendente la ratifica immediata ed incondizionata degli impegni già definiti; tale reticenza potrebbe significare un chiaro segnale politico.

Pubblicità Federproprietà Napoli

I lavoratori intanto pretendono chiarimenti sull’ultimo bilancio che la Regione ha deciso di non approvare auspicando l’apertura di un tavolo di confronto con il Presidente Vincenzo De Luca. Intanto proprio ieri si è tenuta un’ accesa assemblea che ha coinvolto l’intero organico del comparto tecnico conclusasi con la delibera di un nuovo sciopero delle maestranze indetto per l’intera giornata di domani 28 maggio.

Durante l’assemblea è stato nuovamente invocato l’intervento del sindaco Gaetano Manfredi, in qualità di Presidente della Fondazione, a farsi da garante per il mantenimento degli impegni già assunti. Parrebbe al vaglio delle parti sociali anche la richiesta di dimissioni da parte dell’attuale dirigenza. Per il bene della cultura, del territorio e di tutte le parti coinvolte auspichiamo in un confronto sano e pulito che trovi pacifica risoluzione.

Potrebbe interessarti anche:

Setaro

Altri servizi

Ad Arzano la Liberazione si celebra con “Lenuccia” e la Costituzione protagoniste

Una cerimonia carica di emozione e significato Oggi, 25 aprile 2025, il Comune di Arzano ha commemorato l’80° anniversario della Liberazione d’Italia con una cerimonia...

Funivia del Faito, De Gregorio si smarca: «Giustizia sì, giustizialismo no». È polemica

Tragedia funivia del Faito: inchiesta aperta, dolore e accuse incrociate «La verità e le eventuali responsabilità le definirà la magistratura nella quale ho massima fiducia....

Ultime notizie

Dramma nel Casertano: 16enne precipita dal balcone di casa, è grave

La ragazza caduta dal terzo piano Non passava giorno senza che varcasse i cancelli del cimitero di Maddaloni, portando un pensiero, una preghiera, un saluto...

Funivia del Faito, la rabbia della moglie di Parlato: «Non possiamo accettare la fatalità»

La vedova del macchinista ha rivolto un duro atto di accusa «Mi rivolgo ai suoi colleghi, partendo dall’ultimo al primo, a chi doveva proteggere i...

In un camper oltre 70 chili di cocaina: 3 in manette nel Napoletano

Avrebbe fruttato oltre 10 milioni di euro Oltre 70 chilogrammi di cocaina a bordo di un camper, droga che se immessa sul mercato avrebbe prodotto...