Per i giudici «mancano i gravi indizi di colpevolezza»
Mancanza dei gravi indizi di colpevolezza: il Tribunale del Riesame di Napoli ha disposto la scarcerazione di Vincenzo Di Lauro, figlio di Paolo Di Lauro, capo dell’omonimo clan di Secondigliano, accusato di essere stato il mandante dell’omicidio di Giannino e del tentato omicidio di Magnetti. Vincenzo Di Lauro, difeso dall’avvocato Antonio Abet, è stato scarcerato nella serata di ieri, qualche ora dopo la decisione dei giudici.
«F2», durante l’interrogatorio di garanzia aveva negato gli addebiti. «Ero già in carcere da tre mesi (il suo arresto risale al 23 marzo 2007) quando ci fu l’omicidio e le mie conversazioni durante i colloqui erano tutte intercettate», ha detto Vincenzo che ha anche negato di avere avuto contatti con chi (un collaboratore di giustizia) lo accusa di avere dato l’ordine di morte.
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