Napoli, firmato il protocollo per Palazzo Fuga. Sangiuliano: «Uno spazio ispirato alla grande Biblioteca nazionale di Parigi»

Il ministro ha invitato gli «imprenditori a credere in questa zona»

«Conosco il valore e la potenzialità di questo edificio, questo è un luogo di grande potenzialità». Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che oggi ha firmato con il sindaco Gaetano Manfredi un protocollo di intesa per la valorizzazione e rigenerazione del Real Albergo dei Poveri di Napoli. È previsto un investimento per circa 100 milioni di euro (fondi Pnrr) e lo storico edificio monumentale sarà dedicato ad accogliere un centro culturale polifunzionale, una seconda sede del Mann, il museo archeologico, e la biblioteca nazionale di Napoli con grandi sale lettura e una sala conferenza da 1000 posti. Insediando una struttura del genere «noi creiamo un faro che potrà aiutare i giovani a crescere», secondo Sangiuliano.

Il ministro ha invitato gli «imprenditori a credere in questa zona», che si sviluppa lungo l’asse che parte dal Mann, passando per l’orto botanico fino a giungere all’Albergo dei poveri e ad una scuola di specializzazione dell’Università «Federico II» di Napoli. «Facciamo una scelta per la cultura: per me la cultura è civiltà e può dare benessere ai cittadini di Napoli», ha proseguito il ministro.

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«Oggi mettiamo un primo mattone e voglio sottolineare la concordia che c’è con il sindaco Manfredi. Abbiamo steso un protocollo che darà contenuti culturali a questo edificio» ha detto il ministro parlando con i giornalisti. «È un edificio che ha grandi potenzialità e si lega ad una stagione felice di Napoli – ha proseguito Sangiuliano – Tra poco verranno le prime gare d’appalto e sono impegnato a trovare altre risorse per fare in modo che questo progetto possa vedere luce. Riqualificando questo sito diamo impulso a tutta questa zona».

«Abbiamo lavorato tanto in queste settimana per realizzare su mio impulso un progetto, uno spazio di vita culturale ispirato alla grande Biblioteca nazionale di Parigi, da sempre legata a Napoli per storia e scambio culturale. Bisogna procedere rapidamente con gli appalti e recuperare ulteriori risorse per restituire questo spazio che la città attende da decenni» ha aggiunto.

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Manfredi: «Condizioni concrete affinché Palazzo Fuga diventi una fabbrica permanente di creatività»

«Il rilancio e la conseguente valorizzazione dell’Albergo dei Poveri – ha detto il sindaco – sono state una delle priorità per la nostra Amministrazione sin dall’insediamento al fine di riaprire questa straordinaria struttura alla cittadinanza in sinergia con le altre Istituzioni coinvolte. Con la firma del Protocollo insieme al Ministero della Cultura, si pongono le condizioni concrete affinché Palazzo Fuga diventi una fabbrica permanente di creatività, cultura, formazione, inclusione sociale ed innovazione aprendosi innanzitutto al quartiere con una vocazione nazionale ed internazionale. L’Albergo dei Poveri aspira così a rappresentare la Napoli che valorizza la sua storia proiettandosi verso il futuro», ha detto Manfredi.

«Durante il periodo di realizzazione delle opere alcune parti dell’edificio resteranno aperte e saranno utilizzate per attività espositive, associative e anche innovative». Sui tempi, ha sottolineato il sindaco, «stiamo rispettando perfettamente quelli previsti dal Pnrr. Il piano di fattibilità tecnico-economica è in Conferenza dei servizi, quindi tutto l’iter approvativo dovrebbe concludersi per il mese di marzo. Questo consentirà da aprile di affidare le procedure sia per il progetto definitivo, sia per la realizzazione dell’opera, quindi aprire il cantiere, entro fine anno».

«Però abbiamo previsto, come stiamo facendo in tutti i siti su cui stiamo lavorando, di garantire anche degli usi temporanei, cioè fare in modo che durante il periodo di realizzazione delle opere alcune parti dell’edificio possano restare aperte per essere utilizzate per attività espositive, associative e anche innovative. L’Albergo dei Poveri rinascerà subito anche con la partecipazione delle Municipalità coinvolte. Abbiamo avuto troppi anni in cui avevamo cantieri aperti eterni e soprattutto non partecipati dalla popolazione, qui l’approccio sarà completamente diverso come stiamo facendo a Bagnoli e come faremo in tutti i grandi interventi previsti in città» ha concluso il sindaco.

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