A Gragnano alta tensione alle primarie Pd: sfiorata la rissa

Il voto per la scelta del nuovo segretario tra minacce di denuncia e urla

Una rissa sfiorata e un deputato che resta in una stanza al buio. E ora, a distanza di diversi giorni dall’accaduto, le minacce di denunciare il tutto all’autorità giudiziaria. Si è concluso nel peggiore dei modi il congresso degli iscritti del Partito democratico a Gragnano, paese della provincia di Napoli ai piedi dei Monti Lattari. Alla riunione, che in mancanza di un circolo si è svolta in un immobile messo a disposizione dal padre del consigliere comunale di Gragnano Antonio Marinaro, ha partecipato Marco Sarracino, deputato Pd e segretario provinciale di Napoli uscente, coordinatore organizzativo della mozione Schlein.

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A lui si è subito rivolta la segretaria del Pd di Gragnano Silvana Somma, che ha contestato la mancata concessione del simbolo alle amministrative del 2021 per la presunta presenza, nelle liste a sostegno del candidato di centrosinistra, di alcuni esponenti di centrodestra. Diversi esponenti del Pd di Gragnano hanno poi contestato il tesseramento nel Pd di persone candidate lo scorso anno con l’attuale sindaco di centrodestra e la «comparsa» di 30 nuovi iscritti ai Giovani democratici «nonostante il circolo Gd a Gragnano non esista dal 2016», lamentando «il rispetto delle regole a fasi alterne».

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Un militante storico si è quindi scagliato verbalmente contro Somma e gli animi si sono surriscaldati. «I toni si sono alzati ma non si sono verificati spintoni né violenza fisica», precisa all’Adnkronos Antonio Marinaro. Fatto sta che si impone il cambio di sede della riunione e di lasciare l’immobile; nel frattempo, viene staccata la luce all’interno della stanza dove ancora si trovavano Sarracino ed altri. Trovata una sede alternativa, prosegue Marinaro, «se ne sono andati a votare altrove, in degli uffici di proprietà del Comune di Gragnano dati in comodato d’uso gratuito alla chiesa, senza l’autorizzazione di nessuno».

Il risultato del voto

Alle operazioni di voto non partecipano quelli della mozione Bonaccini e il risultato è di 42 voti per Schlein e 2 per Cuperlo, zero per Bonaccini e De Micheli. Marinaro e Somma hanno annunciato che non rinnoveranno la tessera del Pd: «In Consiglio comunale – spiega Marinaro – mi dichiarerò non del Pd e poi vedremo cosa succederà a livello provinciale e nazionale. Di certo allo stato non mi rivedo in questa struttura di partito in cui si applicano le regole a fasi alterne. Mi dispiace che Schlein, che denuncia brogli in tutta Italia, non dica nulla sulla vicenda di Gragnano. Dovrebbe intervenire sia sul tesseramento permesso ad ex candidati del centrodestra, sia sulla comparsa dalla sera alla mattina di questi 30 esponenti dei Giovani democratici. La questione di Gragnano è grave, spero intervenga».

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Intanto Silvana Somma si è riservata di decidere se presentare denuncia nei confronti del militante che, a suo dire, l’ha attaccata verbalmente e «quasi fisicamente» con «toni che andavano al di là della politica».

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