La tappa milanese per la presentazione del nuovo programma Ambassador
Dopo quella di Firenze a maggio di quest’anno, si è appena conclusa la seconda edizione della convention di Airbnb Italia, per la presentazione del nuovo progetto Ambassador. Luogo dell’evento il centro Open Milano di via Montenero.
Qui Semere Tasfai, Caterina Manzi, il country manager per l’Italia Giacomo Trovato e gli altri membri dello staff di Airbnb Italia hanno incontrato il gruppo degli Ambassador selezionati da tutta Italia tra i super host meritevoli che in questi anni si sono particolarmente distinti per l’alto livello di eccellenza dimostrato nella propria attività di host.
Durante questi due giorni di lavori si sono tenuti confronti e tavole rotonde per implementare il progetto partendo proprio dalle idee e dalle esigenze poste dai singoli partecipanti come la strutturazione della dashboard, le modalità di interazione oppure lo sviluppo di nuove chat.
Con questo progetto il colosso americano fondato da Brian Cesko intende ampliare la propria offerta garantendo livelli di qualità elevati per distinguersi da altri competitor. Airbnb intende fondare la propria immagine sulla fiducia come principio imprescindibile.
Obiettivo del progetto è quello di formare nuovi hosts attraverso l’interazione tra questi ultimi e gli Ambassador; ogni nuovo host può chiedere supporto gratuito ad un Super Host che lo accompagnerà nella formulazione del proprio annuncio offrendo spunti ed idee su allestimento, prezzi, condizioni o tematiche amministrative, affinché questo possa essere subito efficace permettendo quindi di ridurre il rischio di errori e superficialità che potrebbero compromettere un intero investimento oppure ritardarne i potenziali guadagni.
L’idea di Brian Cesko è far si che Airbnb possa differenziarsi da altri competitor più “commerciali”, creando un contenitore dove chi viaggia non cerca semplicemente un alloggio, ma che l’alloggio possa essere già un’esperienza immersiva tra culture ed idee nuove.