Il segretario generale della Nato: «Suo discorso dimostra che la guerra non sta andando secondo i suoi piani»
Vladimir Putin ha usato «una pericolosa e incauta retorica nucleare. Lui sa bene che una guerra nucleare non può essere vinta e avrebbe conseguenze senza precedenti per la Russia. Inoltre la Nato sta aumentando la sua presenza» sul fronte Est «per rimuovere qualsiasi equivoco a Mosca. Noi faremo in modo che non ci siano equivoci a Mosca sulla serietà dell’uso di armi nucleari». Lo ha detto, in una videointervista alla Reuters, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
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«La nostra reazione dipenderà dal tipo di situazione e dal tipo di armi che saranno usate. La cosa più importante è prevenire che ciò accada ed è per questo che siamo stati così chiari nelle nostre comunicazioni con la Russia sulle conseguenze senza precedenti» per la Russia e «che una guerra nucleare non può essere vinta da Mosca», ha spiegato Stoltenberg. «Abbiamo aumentato la preparazione ad una risposta delle nostre forze e la presenza delle truppe Alleate sul fianco Est», ha aggiunto Stoltennberg rimarcando che la «Nato è vigile».
«Il discorso di Putin – aggiunge – rappresenta un escalation, e dimostra che la guerra non sta andando secondo i suoi piani. Dimostra che aveva sbagliato i calcoli, che ha fatto grossi errori. Noi continueremo a supportare l’Ucraina. Putin ha totalmente sottostimato gli alleati della Nato e la comunità internazionale. Noi non siamo parte del conflitto ma sosteniamo l’Ucraina nel suo diritto all’auto-difesa».
«Aumentare la produzione militare»
«Noi stiamo parlando con i nostri Alleati ma anche con l’industria della difesa per aumentare la produzione militare, di armi e munizioni, perché dobbiamo rimpiazzare i nostri stock per assicurare la difesa dei territori Nato ma anche per continuare a sostenere l’Ucraina» ha detto spiegando che presto ci sarà un summit su questo dossier a Bruxelles. Poi ha paragonato l’aumento di produzione militare richiesto a quello dei vaccini nella crisi Covid.
«Un negoziato sarebbe il benvenuto ma quello che abbiamo visto è che la Russia vuole controllare una larga parte dell’Ucraina e non ci sono indicazioni di un cambiamento della strategia di distruggere l’Ucraina come Stato sovrano. Un negoziato è auspicabile ma sappiamo che l’Ucraina deve potenziare la propria posizione sul terreno e poi dopo può sedersi a un tavolo. Perciò per assicurare che ci sia un esito negoziale accettabile» per Kiev «dobbiamo sostenerli nella battaglia» ha concluso.
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