Accoltellata per un parcheggio a Marano, tre condanne. La sorella della vittima: «Pene troppo lievi»

«Io e mia sorella vorremmo far sentire la nostra voce»

Sebbene «appannate» per garantire la privacy, sono di una ferocia inaudita le immagini dell’aggressione subìta lo scorso ottobre da una 34enne picchiata selvaggiamente e poi accoltellata, per quattro volte, al culmine di una lite scoppiata per un parcheggio a Marano, in provincia di Napoli. A dare sfogo a quelle violenze fu un’intera famiglia, composta da tre persone, che vennero arrestate.

Ora il tribunale, a distanza di 9 mesi ha condannato gli imputati per quei tragici fatti a pene ritenute troppi lievi dalla vittima e da sua sorella: 7 anni di reclusione per il padre (un 40enne), 6 per la madre (una 38enne) e 3 per il figlio 17enne della coppia, secondo quanto rende noto il comunicato, colui che è stato ritenuto colpevole di avere sferrato i fendenti.

Pubblicità

«Per un tentato omicidio preterintenzionale con 4 coltellate che hanno causato ferite gravissime ci sembrano condanne davvero troppo lievi considerando che gli sono anche stati concessi i domiciliari fuori Napoli», dice amareggiata Angela Barca, sorella della vittima. «Io e mia sorella vorremmo far sentire la nostra voce – aggiunge – per chiedere giustizia anche in rispetto di tutte quelle donne che, a differenza di mia sorella, non ce l’hanno fatta. Vorrei che rendesse noto il video dell’aggressione».

Borrelli: «La morte di Maurizio Cerrato non ha insegnato nulla»

E il video delle violenze è stato pubblicato dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli sul suo profilo Fb: «Sono immagini di una violenza e di una feroce inaudite. Se poi si considera che tutto questo si è scatenato per un posto auto, allora tutto diventa così assurdo. La tragedia di Torre Annunziata con la morte di Maurizio Cerrato non ha insegnato nulla», ha commentato il consigliere regionale secondo il quale «se non si metterà fine a queste pene irrisorie, la situazione continuerà a peggiorare e la violenza prenderà il sopravvento e nessun cittadino perbene sarà al sicuro. Si rischia di arrivare alla giustizia fai da te».

Pubblicità Federproprietà Napoli

«Le pene per l’uccisione o la tentata uccisione di una persona non possono essere irrisorie», ha ribadito Borrelli, perché «le vittime sono sempre più esasperate da un sistema che sembra tutelare i criminali e abbandonare le persone oneste».

Setaro

Altri servizi

Ercolano, lavori per 2 nuovi palazzetti e la tribuna ospiti allo stadio Solaro

Grazie ai fondi del PNRR e della Città Metropolitana di Napoli Sono in fase di realizzazione importanti interventi infrastrutturali che cambieranno il volto dell’impiantistica sportiva...

Sergio Ramelli, 50 anni dopo: il valore di una memoria scomoda

Ricordare Sergio Ramelli è una scelta: tra civiltà o barbarie A cinquant’anni dal suo brutale assassinio, Sergio Ramelli resta un nome che pesa nella storia...

Ultime notizie

Funivia del Faito, la rabbia della moglie di Parlato: «Non possiamo accettare la fatalità»

La vedova del macchinista ha rivolto un duro atto di accusa «Mi rivolgo ai suoi colleghi, partendo dall’ultimo al primo, a chi doveva proteggere i...

L’ex si avvicina, lei fa scattare l’allarme del braccialetto antistalking e si salva

L'uomo è stato arrestato Ha fatto scattare l’allarme grazie al braccialetto antistalking e così una donna è riuscita a salvarsi dal suo ex. È accaduto...

Morto dopo 2 mesi di agonia, il 45enne forse stroncato da una leucemia non diagnosticata

Lo affermano i difensori dopo l'autopsia Potrebbe essere stata una leucemia, «incomprensibilmente non diagnosticata», a provocare la morte di Vincenzo Russo, 45enne di Qualiano (Napoli),...