Camorra, sbarcato in Italia Raffaele Mauriello estradato dagli Emirati

Il 33enne è un elemento di spicco del clan Amato-Pagano

Nell’aeroporto romano di Fiumicino ha trovato ad attenderlo i carabinieri del Nucleo Investigativo e gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, Raffaele Mauriello, 33 anni, elemento di spicco del clan Amato-Pagano, estradato dagli Emirati Arabi Uniti e accusato di omicidio aggravato dal metodo mafioso e porto abusivo d’armi. L’estradizione dagli Emirati Arabi Uniti è stata eseguita dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Divisione Interpol).

Pubblicità

A Mauriello la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli contesta, infatti, dell’omicidio di Andrea Castello, assassinato il 14 marzo 2014 a Casandrino, nel Napoletano, nell’ambito della faida intestina agli Amato-Pagano che vide coinvolti i gruppi dei “Maranesi” e dei “Militesi”. A causa di questo omicidio, nei confronti di Mauriello venne emesso, il 27 settembre 2018, una misura cautelare e lui, per sfuggire al provvedimento scappò a Dubai.

Mauriello è anche accusato – dalla Dda e dal Nucleo Investigativo dei carabinieri di Napoli – di un altro omicidio, quello di Fabio Cafasso, risalente al 21 dicembre 2011, questa volta maturato nell’ambito della faida interna agli “scissionisti”.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Il lavoro di decriptazione dei sistemi di messaggistica “Enccrochat” e “Sky Ecc” della Squadra Mobile di Napoli in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Divisioni Interpol ed Europol), ha consentito di ricostruire la rete di fiancheggiatori di Mauriello in terra emiratina. Grazie a quest’attività sono stati forniti elementi determinanti alla polizia degli Emirati Arabi che, così, è riuscita a catturare il latitante, lo scorso agosto.

Setaro

Altri servizi

Poliziotto ucciso, indagato libero perché si è «riabilitato»

Per i giudici il quadro indiziario resta solido L’impianto indiziario è solido ma, nel corso di questi 36 anni, si è reso protagonista di un...

Avellino, la Procura: Festa chiedeva sponsor alle aziende che lavoravano per il Comune

«Gestione privatistica Comune e traffici delittuosi» Depistaggi, inquinamento delle prove, fughe di notizie: gli arresti chiesti e ottenuti dalla Procura di Avellino nei confronti di...