Cosa nostra, i summit per gli stupefacenti a Giugliano

Le rivelazioni del pentito Domenico Querulo: i nostri affari con i corrieri dell’hinterland nord

Da esponente della mala Catanese, ha deciso di fare il salto della barricata e parlare. E raccontare, nel suo ruolo di ‘sbirro’ (così la mafia chiama i collaboratori di giustizia), degli affari illeciti, inerenti soprattutto al traffico di stupefacenti, tra il cartello siciliano dei Cappello-Caratteddi e i corrieri della droga del Giuglianese. Il pentito di Cosa nostra si chiama Domenico Querulo e le sue dichiarazioni hanno consentito di togliere il velo dai traffici di cocaina sull’asse Campania-Sicilia e sui canali di approvvigionamento con base in Spagna.

Punti Chiave Articolo

In un blitz della Mobile, insieme ad altre 18 persone tra catanesi e napoletani, finì proprio il pentito, insieme al fratello Santo. Secondo quanto avevano ricostruito gli uomini del pool antimafia, i due avevano preso in mano la gestione dei canali della ‘fornitura’ di stupefacenti. Il 44enne, ora grande accusatore, veniva indicato come un esponente apicale all’interno dell’organizzazione.

Pubblicità

A dipanare l’intricata matassa criminale ci pensò l’inchiesta denominata Bisonte 2 che riuscì portare alla luce il funzionamento dell’intera struttura, composta principalmente da elementi organici alla cosca dei Cappello e inoltre, tra gli indagati, ci sarebbe una affectio societatis che determina la contestazione dell’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga con l’aggravante del metodo mafioso.

Pedinamenti e intercettazioni video e audio, riuscirono a fornire i dettagli dell’organigramma. Non solo. Furono intercettati sms e immagini che riuscirono a svelare la partnership tra criminalità organizzata catanese e trafficanti di partenopei. Il costante uso degli sms aveva lo scopo di ostacolare l’identificazione della polizia, che poteva riconoscerli attraverso la voce intercettata in una telefonata.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Le partite di cocaina

Sempre secondo la ricostruzione, a finanziare le partite di cocaina acquistate dai corrieri campani sarebbe stato un imprenditore coinvolto anche nell’inchiesta Fiori Bianchi 3. Querulo nel corso di una conversazione sottolineò l’importanza del coinvolgimento dell’imprenditore, dal momento che la famiglia aveva un grande spessore economico e finanziario.

L’imprenditore, insieme ai Querulo, avrebbe partecipato a una trasferta proprio a Giugliano per trovare un accordo e avviare una nuova trattativa per l’acquisto di sostanze stupefacenti. Il trafficante sarebbe riuscito a creare un canale della droga tra Catania e Napoli che non serviva solo a rifornire i Carateddi di cocaina, ma anche altre famiglie catanesi. Tra le peculiarità dell’inchiesta c’è quella relativa alle intercettazioni dei messaggi sui telefonini. Gli indagati, infatti, utilizzavano sms di natura amorosa e sentimentale per evitare di destare sospetti. Per gli investigatori venivano utilizzati per individuare la posizione del corriere della droga.

Setaro

Altri servizi

Il gip di Roma archivia l’indagine per la morte di Mario Paciolla

I genitori: continueremo a lottare Il gip di Roma ha archiviato l’inchiesta sulla morte di Mario Paciolla, il trentatreenne cooperante napoletano trovato senza vita nella...

Duplice omicidio Marrandino: Antonio Mangiacapre condannato all’ergastolo

I due fratelli furono uccisi in una lite per la viabilità La Corte di Assise di Napoli ha condannato all’ergastolo con isolamento diurno per tre...

Ultime notizie

Riciclavano denaro giocando al «10 e lotto»: scacco ai clan nel Napoletano

Le somme 'investite' dalla camorra: fino a quasi 800mila euro Riciclavano denaro frutto delle attività illecite della camorra giocando a «10 e lotto» e in...

Rifiuta il lavaggio del parabrezza al semaforo e viene aggredito: 78enne ferito

Arrestato un 23enne ghanese Dieci giorni di prognosi e una lesione alla testa per avere negato a un 23enne ghanese il lavaggio del parabrezza al...

Forio d’Ischia, da domani torna operativa la stazione dei carabinieri

I locali completamente ristrutturati Dal primo luglio la stazione dei carabinieri di Forio d’Ischia riapre al pubblico sul territorio comunale. Nel 2024, la stazione carabinieri,...