Cardarelli, medici pronto soccorso si dimettono: situazione insostenibile

di Redazione

Pazienti costretti ad aspettare ore per una visita

Una lettera di preavviso di dimissioni per l’impossibilità di garantire assistenza adeguata ai pazienti. Questo l’iniziativa provocatoria, annunciata oggi nel corso di una conferenza stampa promossa dalla Funzione Pubblica Cgil di Napoli, promossa da 25 medici in servizio nel Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli.

I medici denunciano, nella lettera già  protocollata, una grave situazione di sovraffollamento con molti pazienti costretti ad aspettare alcune ore prima di essere sottoposti a visita. Al pronto soccorso del nosocomio partenopeo in questi ultimi giorni si sono registrati fino a 170 accessi. Precarie le condizioni della struttura con malati sulle barelle e mancato rispetto del distanziamento.

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E in merito alla situazione che sta rendendo particolarmente impegnativa la gestione dei percorsi di Pronto Soccorso, la Direzione Strategica dell’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli di Napoli rende noto “di aver attivato ogni possibile provvedimento atto a decongestionare il Dea (dipartimento emergenza e accettazione) e ripristinare in tempi brevi la normale attività”.

“Ci siamo attivati sia nei riguardi della nostra organizzazione interna, con l’obiettivo di rendere possibile il maggior numero di trasferimenti dal Pronto Soccorso ai vari reparti – spiega il direttore generale Giuseppe Longo – sia di concerto con la rete dell’emergenza territoriale 118 per favorire il trasferimento di pazienti verso altre strutture del territorio”.
Obiettivo della Direzione Strategica – precisa una nota – resta sempre quello di consentire all’area di emergenza-urgenza del Cardarelli di proseguire in un’attività  fondamentale per i bisogni di salute dei cittadini, anche in condizioni di pressione straordinaria. “Siamo consapevoli dell’enorme lavoro che grava su tutto il personale, al quale va il nostro ringraziamento, e non smetteremo mai di impegnarci per fare in modo che questa Azienda Ospedaliera sia sempre più attrezzata per fare fronte anche a situazioni di straordinario afflusso”.

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