La Calabria: grandi opportunità turistiche. Sconosciute perché praticamente irraggiungibili

di Marco Carmine Foti

Nella zona meridionale occidentale emergono tre perle affacciate sul Mar Tirreno

La Calabria offre opportunità turistiche invidiabili a tutto il vecchio Continente e non. Nella zona meridionale occidentale, tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria, emergono tre perle affacciate sul Mar Tirreno: Pizzo Calabro, Tropea e Scilla, situate tra le aspre montagne, le vallate selvagge e le campagne coltivate della Calabria del centro sud.

Tra Pizzo Calabro e Tropea si colloca la Costa degli Dei, un tratto di costa della provincia di Vibo Valentia che delimita il cosiddetto corno di Calabria. La si percorre uscendo dall’autostrada del Mediterraneo (A2) dallo svincolo di Pizzo Calabro, in direzione Sud, attraverso la ex strada statale 522 di Tropea.

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Una strada a carreggiata unica ed una corsia per senso di marcia in gran parte del suo percorso. Ma questo aspetto è soltanto un elemento di corollario allo stato attuale in cui versa l’infrastruttura. La vegetazione che cresce in modo incontrollato ai bordi della carreggiata in più punti dell’attuale provinciale invade le corsie, a tratti delimitando pesantemente la capacità stradale dell’infrastruttura. Erbacce, rami che penzolano sopra la testa degli automobilisti, cunette e canali di scolo invasi da piantagioni che crescono come se non ci fosse un domani. Una giungla, una foresta, per gli automobilisti.

A questo si aggiunga la cattiva manutenzione del manto stradale, tappezzato con micro interventi che rendono ancora di più difficoltosa la marcia a causa delle buche “rappezzate” e dei continui avvallamenti creati dalla copertura delle fosse in più step.

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La strada provinciale, nel pieno rispetto del limite della velocità consentito, non appare sicura: la vegetazione invasiva lungo la carreggiata e le continue buche la rendono difficile nella guida, con un suggerito elevato livello di attenzione alla guida.

Dopo circa venti km si raggiunge il piccolo centro di Marina di Zambrone, posto a circa metà strada tra Pizzo Calabro e Tropea, in questa parte di Calabria anticamente scelta dagli Dei come dimora per la sua bellezza paesaggistica. Questo tratto di costa viene anche chiamato “La Costa Bella” perché, posizionata ad Ovest, il sole tramonta sul mare e d’estate è sovente gustare il bellissimo “sunset” con lo sfondo del vulcano “Stromboli” dell’arcipelago delle isole Eolie.

A Marina di Zambrone si trova una delle più suggestive spiagge della Calabria, “il Paradiso del Sub”, altrimenti conosciuta come spiaggia di Marinella. Dalla stazione ferroviaria di Marina di Zambrone, luogo adatto a parcheggiare l’auto, superando il sottopasso ferroviario, si percorrono circa 500 metri a piedi e seguendo le indicazioni per la “spiaggia della Marinella” si raggiunge un sentiero sterrato che conduce al Paradiso. Il percorso è breve (700 metri), protetto, lato monte, da un grigliato in ferro e rete metallica e, lato mare, da un parapetto in legno. Il sentiero ci conduce direttamente ad un panorama incantevole, l’immagine della baia del Paradiso del Sub di Zambrone, costituita da tre insenature (spiagge), ciascuna separata da scogliere facilmente superabili. Un paradiso.

Luoghi come questi in Calabria ce ne sono davvero tanti, spesso accomunati tra di loro dai soliti problemi di viabilità ed accessibilità. Al di là del semplice ripristino delle ordinarie attività di manutenzione della ex SS522 (asfalto, verde, opere accessorie, ecc) occorre pensare ad un progetto più importante per questa parte di territorio i cui obiettivi devono convergere verso un modello di governance della mobilità sostenibile la cui finalità sia quella di ottimizzare il sistema dell’accessibilità, che deve essere green e smart, giusto appunto per i luoghi interessati.

Un sistema di accesso efficace, una rete di accoglienza innovativa (infomobilità) ed un’offerta di servizi di trasporto mirata alla mobilità elettrica ed allo sharing costituiscono gli elementi base per un modello di governance cui devono tendere poli turistici come questo della spiaggia della Marinella, per rispondere adeguatamente alle richieste di un mercato turistico sempre attento ai servizi offerti dai territori.

Accessibile significa offrire maggiore turismo, produrre più economia. Inaccessibile significa tendere verso l’abbandono e perdite inestimabili per un’economia fragile come quella calabrese. Non vi sono vie di uscita: dentro o fuori.

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