Putin annulla l’assalto all’acciaieria Azovstal: inopportuno, preservare le vite

Secondo fonti russe nessun civile è uscito da Azovstal usando i corridoi umanitari

Nessun civile ha usato i corridoi umanitari aperti dalla Russia per l’evacuazione dall’acciaieria Azovstal a Mariupol per due giorni di seguito. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu al presidente Vladimir Putin, citato dall’Agenzia Interfax. «Negli ultimi due giorni, abbiamo seguito i suoi ordini e dichiarato una tregua tra le 14 e le 16, tutte le ostilità sono cessate e sono stati aperti corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili che potevano essere presenti sul terreno di Azovstal. Nessuno è uscito da Azovstal», ha detto Shoigu. «Altri civili, più di 100 persone, sono riusciti a partire», ha aggiunto.

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Il presidente russo Vladimir Putin ha annullato il previsto assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol ritenendolo «inopportuno»: lo riporta la Tass. «Ritengo inopportuno il proposto assalto all’acciaieria. Ti ordino di annullarlo», ha detto Putin al suo ministro durante il loro incontro. «Va bene» ha risposto Shoigu, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa.

«In questo caso, dobbiamo pensarci – ha detto Putin riferendosi al possibile assalto all’acciaieria -. Voglio dire, dobbiamo sempre pensarci, ma soprattutto in questo caso, dobbiamo pensare a preservare la vita e salute dei nostri soldati e ufficiali. Non c’è bisogno di addentrarci in quelle catacombe e strisciare sottoterra, sotto quelle strutture industriali», ha sottolineato il capo dello Stato durate il suo colloquio con il ministro della Difesa. «Blocca questa zona industriale in modo che nemmeno una mosca possa entrare o uscire», ha aggiunto Putin.

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