La celiachia: un’intolleranza alimentare senza rinunciare alla tavola

di Felicia Di Paola

La celiachia è una malattia autoimmune, tipica dell’apparato digerente, la forma più grave dell’intolleranza al glutine che distrugge i villi intestinali creando malassorbimento dei nutrienti. Scoperta in Olanda dopo la seconda guerra mondiale, i medici notarono che alcuni disturbi erano dovuti alla reintroduzione di farine e pane nell’alimentazione. La molecola responsabile era il glutine o gliadina (colla), una molecola tossica contenuta nel grano, orzo, avena, kamut, farro, segale. Il glutine è una sostanza che fa da legante in molti preparati come il pane, pizza, dolci, salumi.

La celiachia: intolleranza al glutine o allergia?

Si parla di allergia quando la reazione è immediata con manifestazione di foruncoli, asma, orticaria, etc… Mentre se la sensibilità è posticipata si parla d’intolleranza al glutine e la reazione può manifestarsi nel giro di tre giorni con gonfiore, gas intestinale, insonnia, emicrania, stanchezza, etc… Alcuni possono essere intolleranti senza saperlo, in modo asintomatico.

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La celiachia: come si fa una diagnosi?

La diagnosi di celiachia si fa con un’analisi del sangue per la ricerca di anticorpi antigliadina, antiendomisio, antitransglutaminasi oppure mediante biopsia al duodeno (intestino). E’ importante farsi seguire da specialisti in campo nutrizionale perché se si continua a mangiare glutine dopo aver riscontrato un’intolleranza si rischia di sviluppare sin anche un tumore intestinale.

La celiachia: quali i rimedi

La celiachia essendo una malattia autoimmune, coinvolge il sistema immunitario che scatena una reazione a livello intestinale provocando la distruzione dei villi. Se non è trattata adeguatamente con una dieta senza glutine, la celiachia può essere causa di molte malattie come tumori, osteoporosi, tiroiditi, diabete 2 e altro. L’unico trattamento è l’eliminazione totale del glutine dagli alimenti a vita. Eliminare dunque pane, pasta, pizza, seitan, birra, couscous, e tanti altri alimenti. Sono concessi riso, manioca, amaranto, grano saraceno, miglio, quinoa, carne, pesce, uova, latte, formaggi, verdure, caffè, legumi, funghi, vino. Occorre leggere sempre le etichette, prive di glutine per gli allergici o gli intolleranti e dotarsi di utensili personalizzati in cucina per evitare contaminazioni.

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La celiachia: tra i sintomi la stanchezza

Uno dei segni della celiachia è la stanchezza nei bambini e negli adulti. Ma anche diarrea, vomito, gonfiore addominale, dimagrimento, arresto della crescita, anemia sideropenica.

dott.ssa Felicia Di Paola
Biologa e Nutrizionista
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

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