L’Europa ormai priva di fascino, afflitta da soggezione nei confronti degli Usa

Gli Stati Uniti abusano della condizione di sudditanza del vecchio continente

Il rapporto tra le due dimensioni dell’Occidente, oltre ad essere privo di fascino, è lo specchio di una evidente patologia. Ovvero quella che lega la vittima al suo carnefice, senza che chi subisce violenza si accorga o prenda atto della prepotenza del violentatore.

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In questo frangente della storia risulta evidente che chi abusa della condizione di sudditanza dell’Europa soggioga sotto il profilo emotivo, fisico e finanziario un intero continente che non riesce a riscattarsi e costruire la propria autonomia strategica ed economica.

La guerra del gas dimostra che gli USA vogliono comunque ed a tutti i costi occupare e gestire fette di mercato operando prepotentemente con la forza e senza che il mercato possa essere libero e dare corso efficacemente al necessario equilibrio. In questo quadro l’abuso dopo aver creato le condizioni perché potessero determinarsi tensioni attraverso una pervasiva aggressività nei confronti della vittima da, altresì, modo che la tensione si possa tramutare in conflitto.

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Ecco che si materializza il superamento del limite ammissibile. E così bisogna domandarsi cosa fare.  Di fronte a questo collasso e senza avere la presunzione di una precostituita verità in tasca, bisogna agire ed operare in termini di consapevolezza.

Qui ed ora l’Europa deve comprendere che la propria soggezione nei confronti degli USA non può essere eterna e soprattutto deve presagire e darsi una fine senza la quale si disperde quel briciolo di dignità ed oltretutto rende la vittima sprovvista della necessaria volontà sì da non potere più sfuggire al proprio abusatore e carnefice. Ecco che riconoscere l’impatto dell’abuso, compreso il modo in cui influisce sulla propria autodeterminazione risulta essere, adesso, obbligatorio e non procrastinabile.

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