Guerra in Ucraina, Mosca: «Bucha? Provocazione di Kiev, video ordinati da USA»

Le notizie di esecuzioni sommarie lasciano gli occidentali inorriditi

Le immagini di decine di cadaveri nelle fosse comuni o sparpagliati per le strade intorno alla capitale ucraina dopo il ritiro russo scioccano il mondo occidentale. Al 40esimo giorno di conflitto e mentre si intensifica l’offensiva russa nel sud del Paese, l’orrore della guerra mostra il suo volto più crudo con il massacro dei civili compiuto a Bucha, da dove emergono centinaia di cadaveri. Per Kiev è genocidio, mentre Mosca nega, affermando che si tratta di una provocazione degli ucraini per bloccare i negoziati.

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Le notizie di esecuzioni sommarie lasciano gli occidentali inorriditi che rilanciano l’ipotesi di nuove e più incisive sanzioni anche energetiche contro la Russia di Putin, mentre aumenta il pressing per un’inchiesta indipendente.

Stando alla ministra della difesa tedesca Christine Lambrecht, l’Ue dovrebbe discutere lo stop all’importazione di gas russo. Una mossa già avviata dalla Lituania, primo paese Ue che ne ha bloccato l’import. Nelle prossime ore a Lussemburgo i ministri delle Finanze discuteranno l’impatto economico della crisi. A sorpresa in nottata il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto ai Grammy chiedendo un «aiuto, ma non col silenzio».

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Poco prima in un discorso alla nazione ha annunciato la creazione di un «meccanismo speciale» per indagare sui crimini di guerra compiuti dalla Russia. «Voglio che ogni madre di ogni soldato russo veda i corpi delle persone uccise a Bucha, a Irpin, a Hostomel», ha sottolineato, definendo le forze di Mosca «assassini», «torturatori» e «stupratori».

Zakharova: Obiettvo del crimine è «interrompere i colloqui di pace e intensificare la violenza»

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dall’agenzia Tass ha affermato che l’obiettivo del «crimine commesso dal regime di Kiev» nella città di Bucha è quello di «interrompere i colloqui di pace e intensificare la violenza». Zakharova ha osservato che la Russia aveva richiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull’incidente, che ha definito «una provocazione messa in scena dall’esercito ucraino e dai nazionalisti radicali».

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato ieri che le forze armate di Mosca avevano lasciato Bucha, situata nella regione di Kiev, il 30 marzo, mentre «le prove dei crimini» sono emerse solo quattro giorni dopo, dopo che gli ufficiali dei servizi di sicurezza ucraini erano arrivati nella città. Il ministero ha sottolineato che il 31 marzo il sindaco della città Anatoly Fedoruk aveva confermato in un discorso video che non c’erano truppe russe a Bucha. Tuttavia, non ha detto una parola sui civili uccisi per strada con le mani legate dietro la schiena.

I video dei civili morti ripresi nella città ucraina di Bucha sono stati «ordinati» dagli Stati Uniti nell’ambito di un complotto per incolpare la Russia: ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riporta il Guardian. «Chi sono i maestri della provocazione? Naturalmente gli Stati Uniti e la Nato», ha affermato. L’immediata protesta dell’Occidente per quelle immagini, secondo la portavoce, indica che i video fanno parte di un piano per infangare la reputazione di Mosca.

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Intanto sul terreno la tensione resta altissima

Secondo l’esercito ucraino, la Russia sta mobilitando altri 60.000 soldati per ricostituire le unità perse nella guerra. Un conflitto che ha causato dal suo inizio la morte di 1.417 persone, tra cui 59 bambini e 2.038 feriti, secondo l’ultimo conteggio dell’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr). A Kharkiv solo ieri sono morte almeno sette persone e 34 rimaste ferite nei bombardamenti russi.

E ancora non si arrende la città martire di Mariupol nel sud. Secondo il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev, oltre 123.600 residenti locali sono riusciti a essere evacuati senza il coinvolgimento di Kiev durante una «operazione militare speciale».

Da Londra, nel suo ultimo rapporto di intelligence, il ministero della Difesa britannico ha suggerito che la cattura di Mariupol è un obiettivo chiave dell’invasione russa. Nell’ucraina nord-orientale, e più precisamente a Sumy, il governatore Dmytro Zhyvytsky, ha annunciato invece che le forze russe hanno lasciato l’area, mentre la tensione si è acuita nella notte a Ternopil dove il sindaco della città ha riferito di esplosioni e di lanci di razzi.

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