Russia considererà qualsiasi tentativo da parte di altri Paesi di stabilire una no-fly zone sull’Ucraina come una partecipazione alle ostilità
«Le sanzioni contro la Russia equivalgono a una dichiarazione di guerra». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, parlando ad un evento in vista della Giornata della donna, citato dalla Tass.
Putin ha definito «difficile» la decisione di avviare l’operazione speciale militare in Ucraina, che ha dato inizia alla guerra tra la Russia e il paese invaso. «Sono state distrutte quasi tutte le infrastrutture militari dell’Ucraina e l’eliminazione della difesa aerea è stata praticamente completata», ha detto. «Tutto sta procedendo secondo i piani in Ucraina», ha affermato ancora, aggiungendo che «non ho dubbi che l’esercito russo raggiungerà tutti i suoi obiettivi».
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede alla Nato di istituire una no fly zone sui cieli dell’Ucraina: «La Federazione Russa considererà qualsiasi tentativo da parte di altri Paesi di stabilire una no-fly zone sull’Ucraina come una partecipazione alle ostilità», ha aggiunto Putin.
Se la dirigenza ucraina attuale continua a fare quello che fa e non comprende le nostre preoccupazioni sulla possibilità che armi nucleari possano essere piazzate sul suo territorio, «sta mettendo in questione il futuro dell’Ucraina come essere uno Stato» ha affermato aggiungendo che la parte ucraina «tiene in ostaggio oltre 6.000 stranieri, ma la minaccia per i suoi cittadini è anche peggiore». «Dall’inizio delle ostilità nel Donbass» nel 2014 «sono state uccise 13-14mila persone, tra cui oltre 500 bambini», è tornato a denunciare Putin.
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