Avviata su tutto il territorio nazionale la campagna adesioni 2022
Ieri si è riunito il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia a Caserta. All’ordine del giorno, tra i vari punti, il consuntivo del tesseramento 2021, che ha registrato un incremento delle adesioni al partito e la ratifica di altri 8 circoli aperti sul territorio: Marcianise, Orta di Atella, Sant’Angelo d’Alife, Carinola, San Tammaro, Cancello Arnone, Grazzanise, Mignano Montelungo.
La strutturazione del partito però non è ancora conclusa e da ieri è stata avviata su tutto il territorio nazionale la campagna adesioni 2022. È possibile aderire anche via web. «Vi è la ferma volontà di tutta la classe dirigente di poter coinvolgere tante energie esterne tra coloro che non si sono mai impegnati in politica e coloro che invece sono delusi e stanchi di assistere ai soliti teatrini, convinti che la chiarezza, la coerenza e la serietà del progetto politico di Giorgia Meloni possa essere la casa di tutti coloro che si sentono realmente alternativi alla sinistra e ai 5 stelle» si legge in un comunicato
Il partito si è anche confrontato sulle prossime amministrative. Tra i comuni al voto superiori ai 15.000 abitanti ci sono le città di Mondragone e Capua, due realtà sino ad ora governate dal centro sinistra. «Realtà in cui Fratelli d’Italia intende essere presente con una proposta politica seria e strutturata, e a tal proposito è già a lavoro per la costruzione delle liste. Nei prossimi giorni verranno lanciate iniziative politiche e mobilitazioni su temi locali e campagne nazionali a partire proprio dai quei comuni interessati dalle elezioni», conclude la nota.
Potrebbe interessarti anche:
- Faida di Scampia, 4 arresti per un duplice omicidio: in manette anche Ciro Di Lauro | Video
- Uffici Regione, Nappi (Lega): «Bolletta elettrica sanguinosa per i campani. De Luca dia conto dei suoi sprechi»
- Spaccio di droga vicino alle scuole: sei arresti a Castello di Cisterna | Video
- Pozzuoli, è Raffaele Postiglione il primo candidato sindaco
- Venti di guerra, Terzi: «Difesa europea può avere senso solo con una politica estera comune»