Per il senatore gli istituti bancari «finiranno per determinare il prezzo di cessione senza più concorrenza»
«Le anticipazioni del cosiddetto decreto Sostegni ter, che prevedono la limitazione nella circolazione dei crediti di imposta, rappresentano l’ennesima dimostrazione che il cosiddetto governo dei migliori è rimasto in sintonia solamente con i grandi player finanziari e le grandi imprese, ignorando le PMI, e soprattutto gli utenti, che verrebbero fortemente penalizzati dalla limitata concorrenza». Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.
«È di tutta evidenza, infatti, che la possibilità di una sola cessione del credito rappresenti un regalo alle grandi Banche ed ai -General contractor- di maggiori dimensioni, che monopolizzano il mercato, e quindi finiranno per determinare il prezzo di cessione senza più concorrenza. Ridurre sensibilmente gli attori che entrano in gioco nelle fasi di acquisizione del credito significa, peraltro, non solo diminuirne la convenienza per i cittadini, che appunto pagherebbero un prezzo più alto per l’anticipazione, ma anche rendere più difficile lo stesso assorbimento degli importi di spesa conseguenti all’applicazione dei super bonus, vanificando la portata espansiva per l’economia nazionale».
«Insomma, ancora variazioni incomprensibili in corso d’anno, che confondono i cittadini e la programmazione dell’attività imprenditoriale, e che provocano un’alterazione della concorrenza nel settore edile e nel settore finanziario; il tutto a nocumento dei cittadini e delle PMI italiane. E se ciò accadesse per l’incapacità del governo di controllare la regolarità delle transazioni, sarebbe ancora più grave», conclude.
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