Maximall Pompeii, Ruotolo: «Realizzato anche con fondi pubblici. Istituire tavolo con sindacati, Enti locali e gruppo imprenditoriale»

Il senatore del Gruppo Misto ha depositato un’interrogazione

«Tra Torre Annunziata e Pompei sorgerà il ‘Maximall Pompeii’, un insediamento commerciale di circa 200 mila metri quadrati. Si tratta di un HUB Turistico polifunzionale che ospiterà 200 brand, un albergo e occuperà 1500 addetti. Un investimento che oltre a capitali privati vede la partecipazione di fondi pubblici. Un’opera che avrà un forte impatto sulla vita di migliaia di cittadini con importanti ricadute sociali ed economiche. A tal riguardo non si comprende perché, nonostante varie sollecitazioni, il Gruppo imprenditoriale non si confronti con i sindacati, le parti sociali e diserti gli incontri istituzionali».

Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto che ha depositato un’interrogazione rivolta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali e al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per chiedere l’attivazione di un tavolo di confronto che coinvolga pienamente sindacati, Enti locali e il Gruppo imprenditoriale per il rispetto dei criteri e delle condizioni sancite dal Contratto d’Area Torrese Stabiese.

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«Il progetto ‘Maximall Pompeii’ come sottolineano i sindacati CGIL – CISL – UIL ha ottenuto un cospicuo finanziamento pubblico, pari a circa 36 milioni di euro con risorse del Contratto d’area Torrese Stabiese – spiega Ruotolo – ciò vincola il Gruppo imprenditoriale al rispetto di precisi criteri e condizioni».

«Priorità sancite dal Contratto d’area Torrese Stabiese devono essere discusse e attuate»

«La ricollocazione dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo come quelli dell’ex Metalfer, la realizzazione di spazi fisici dedicati alle lavoratrici e ai lavoratori all’interno della nuova struttura, la tutela della qualità del lavoro, dei livelli retributivi, dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, la compensazione ambientale e territoriale, nonché il rispetto, nella realizzazione della struttura – sottolinea il senatore – sono le priorità sancite dal Contratto d’area Torrese Stabiese e che devono essere discusse e attuate in sinergia con le Organizzazioni sindacali e gli Enti locali coinvolti».

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«Questa iniziativa d’impresa non può essere calata dall’alto ma integrarsi nel tessuto sociale ed essere sensibile ai temi della legalità e della lotta alle organizzazioni criminali. Pertanto auspichiamo l’intervento dei ministri – conclude il senatore – affinché possa essere istituito un tavolo permanente di confronto che coinvolga pienamente sindacati, Enti locali e il Gruppo imprenditoriale per il rispetto dei criteri e delle condizioni sancite dal Contratto d’area Torrese Stabiese».

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