Scuola in presenza solo per i bimbi vaccinati: è polemica. Zaia: «Discriminatorio». De Luca chiede la Dad per tutti

Zaia annuncia proposte per le quarantene nella scuola

La proposta di passare alla didattica a distanza per i soli bambini non vaccinati sta dividendo l’Italia ma anche i governatori. Contro questa decisione si sono schierati apertamente Luca Zaia e Vincenzo De Luca. Secondo Zaia la decisione di «mandare in dad i bambini non vaccinati, in un regime di non obbligatorietà, è discriminatorio». «Porteremo una proposta al Tavolo nazionale delle Regioni che modifica le regole rispetto alla durata delle quarantene e di chi dovrà farle, rispetto alla situazione vaccinale» ha affermato il presidente del Veneto.

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Il governatore della Campania: «Misura odiosa»

Sulla stessa linea d’onda il presidente della Regione Campania che si è detto contrario. «Mi sembrerebbe una misura tanto odiosa e discriminatoria, quanto ingestibile. Credo che si debbano prendere misure semplici ed equilibrate, con l’obiettivo di aprire le scuole in presenza quanto prima e per sempre».

«Nel quadro attuale di diffusione del contagio – ha detto ancora De Luca – fra i giovanissimi, mi parrebbe una misura equilibrata e di grande utilità il semplice rinvio del ritorno a scuola. Prendere 20/30 giorni di respiro, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio – che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta – e di sviluppare, in questi giorni, la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca. Non sarebbe di certo una misura ideale, ma consentirebbe di riprendere a breve le lezioni in presenza con maggiore serenità per gli alunni, per le famiglie, per il personale scolastico».

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