Alex Zanardi passerà il Natale a casa. La moglie: «Un vero combattente»

La bella notizia è stata diffusa dalla consorte del campione

Alex Zanardi passerà Natale a casa, con i suoi familiari. A poco più di un anno e mezzo dal grave incidente in handbike, il cinquantacinquenne ex pilota e campione paralimpico ha lasciato l’ospedale e continuerà la riabilitazione in parte da casa. La bella notizia è stata spiegata dalla moglie Daniela, sul sito della Bmw di cui Zanardi è brand ambassador. «C’è un calore eccezionale attorno ad Alex – ha spiegato – e per questo abbiamo ritenuto giusto condividere questa bella notizia. Al tempo stesso chiediamo di rispettare la nostra privacy. Perché la nostra unica priorità è accompagnare Alex nel suo cammino con tutta la nostra energia».

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«Le battute d’arresto ci sono, il percorso di recupero è ancora lungo e non si possono fare previsioni. Ma Alex dimostra ripetutamente di essere un vero combattente» ha continuato la moglie. «Per lui – ha aggiunto – è molto tornare dalla sua famiglia e nel suo ambiente familiare. Per un anno e mezzo ha visto sole me, nostro figlio e sua madre. Ora stare in famiglia gli darà ancora più forza».

«Un passo importante – afferma – è stato che Alex ha potuto lasciare l’ospedale qualche settimana fa e ora è tornato a casa con noi. Abbiamo aspettato a lungo che ciò accadesse e siamo molto felici che sia stato possibile ora, anche se in futuro ci saranno ancora dei soggiorni temporanei in cliniche speciali per effettuare misure di riabilitazione specifiche sul posto». Negli ultimi mesi Alex Zanardi era stato ricoverato anche all’ospedale di Vicenza.

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La pandemia ha reso più difficoltosa la degenza

«Come si è ambientato Alex a casa? Molto bene – dice – Dopo il lungo periodo in ospedale è importante per lui tornare dalla sua famiglia e nel suo ambiente familiare. Bisogna anche considerare che, a causa della situazione pandemica, per un anno e mezzo Alex ha avuto intorno a sè solo persone con mascherine e dispositivi di protezione. Inoltre, a causa delle ampie e importanti misure di protezione in clinica, le possibilità di visita sono ovviamente molto limitate».

«Cosa significa esattamente? Alex non ha incontrato amici e parte della famiglia per un anno e mezzo. Solo io, nostro figlio e la madre di Alex potevamo fargli visita, ma sempre solo una persona al giorno e solo per un’ora e mezza. Tutto questo non ha contribuito a rendere la situazione più facile».

«Aiuta quindi il fatto che ora sia a casa con noi, anche se attualmente può avere intorno solamente i familiari più stretti, dato che il numero di casi di Coronavirus sta aumentando di nuovo. Ma noi siamo con Alex tutto il giorno, lui è nel suo ambiente familiare e quindi può tornare un minimo alla normalità. Questo gli dà ulteriore forza. Siamo molto grati al personale medico delle cliniche in cui è stato curato. I medici, il personale sanitario, i terapeuti e tutti coloro che sono coinvolti hanno fatto tanto per Alex e continuano ad accompagnarci nella sua riabilitazione. Nelle cliniche Alex è in ottime mani, ma la sua casa è ancora la sua casa».

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La moglie di Zanardi parla poi dei diversi programmi di recupero che «Alex ha seguito in ospedale proseguiranno a casa. Durante la settimana, un terapeuta lavora con lui su esercizi fisici, neurologici e logopedici. Per quanto riguarda la sua condizione fisica, ci sono molti progressi. Alex guadagna sempre più forza nelle braccia, che è aumentata molto. Ed eccetto l’ospedale, dov’era per molto tempo a letto, Alex ora passa la maggior parte della giornata sulla sedia a rotelle con noi. Si riposa solo un po’ nel pomeriggio, dopo pranzo».

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